Mentre prosegue l'indagine per i palpeggiamenti ai danni di una ragazza (ma le vittime sarebbero state di più), il prete tornerà a dire messa per decisione del Vescovo. La decisione è stata inviata per lettera ai membri del Consiglio Parrocchiale
BELLINZONA - Assente da quasi un mese e mezzo dal pulpito, il sacerdote coinvolto in un caso di palpeggiamenti in una discoteca del Mendrisiotto tornerà a dire messa. Lo ha deciso il Vescovo Valerio Lazzeri.
L'inchiesta sul fronte penale intanto continua. Il prete nella notte dell'11 dicembre si era fatto notare per comportamenti molesti in un locale pubblico, palpeggiando, a quanto pare, diverse ragazze. Una di esse, una 23enne, ha reagito spintonandolo per difendersi. Nel conseguente alterco è intervenuto un amico della vittima, che ha rotto il naso al sacerdote.
Il giorno dopo, la sua assenza alla messa era stata giustificata con un incidente. Ma poi la voce si era sparsa e per lui era arrivata anche la denuncia della 23enne, la quale aveva manifestato la volontà di raccontare dei palpeggiamenti subiti a Monsignor Lazzeri in una missiva.
Nelle scorse settimane, fa sapere La Regione, il Vescovo ha incontrato il Consiglio parrocchiale, ricevendo pareri positivi sull'integrazione del sacerdote, anche coi giovani. Al Consiglio sarebbero pervenute delle lettere a favore del prete.
Come reagirà la comunità al suo reintegro? La decisione di farlo tornare a dire messa verrà annunciata del vicario generale don Nicola Zanini, che leggerà una missiva del Vescovo inviata ai membri del Consiglio parrocchiale.