CRONACA
"Noi e la guerra"
Questa sera a Matrioska dibattito sul conflitto russo ucraino e sugli effetti della guerra sulla Svizzera. Ecco gli ospiti

MELIDE -

MELIDE - Siamo al ventesimo giorno di guerra e non ci sono segnali che lascino sperare in un cessate il fuoco. Anzi, nonostante gli enormi sforzi diplomatici messi in atto dalla comunità internazionale, il conflitto si fa sempre più sanguinoso giorno dopo giorno. Le principali città ucraine sono sotto assedio, a cominciare dalla capitale Kiev, ma l’esercito russo sembra incontrare enormi difficoltà nell’avanzato. Tanto che, secondo il Financial Time, pare che il presidente Vladimir Putin abbia chiesto sostegno militare alla Cina per provare ad uscire dal pantano. Una notizia che ha immediatamente allarmato l’Occidente, con un forte altolà a Pechino giunto da Washington. Il timore è sempre quello di un allargamento del conflitto ci porti sull'orlo di una terza guerra mondiale.

Intanto, però, la guerra si è già presentata in Canton Ticino. Le prime vittime dell’aggressione russa, i civili ucraini, sono arrivati nel nostro Cantone. Il Consiglio di Stato ha presentato ieri un piano di accoglienza senza precedenti: ci si attende fino a 50 profughi al giorno. Una sfida sociale e logistica impressionante, a cui ticinesi stanno partecipando con enorme generosità mettendo a disposizione le proprie abitazioni. Sempre ieri, sul fronte politico, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, insieme ad alcuni colleghi di Governo, ha riunito i rappresentanti dei partiti. Un vertice per creare unità di fronte a una crisi che potrebbe essere lunga e dolorosa.

Ma gli effetti della guerra hanno cominciato a presentarsi anche alle pompe di benzina e sugli scaffali dei supermercati. In un’intervista rilasciata sabato il Consigliere Federale Guy Parmelin ha detto: "Sono contrario a misure che creano nuovi problemi altrove e aggravano ulteriormente la crisi globale. Se l'Unione europea decide di adottare altre misure, il Consiglio federale deve analizzarle attentamente e tenere conto degli effetti collaterali globali. Non si tratta solo di petrolio e gas, ma anche di prodotti alimentari”. Ma proprio ieri l’UE ha dato il via a un nuovo pacchetto di sanzioni. Cosa faremo noi?

Infine, soprattutto a sinistra ma non solo, tiene banco il dibattito sul pacifismo. Tra chi è favorevole e chi no all’invio di armi in Ucraina da parte dei Paese europei. Tra chi auspica una resa degli ucraini per salvare i civili dalla mattanza e chi invece si augura che la resistenza tenga duro. Tra chi non si schiera “né con Putin-né con la Nato” e chi questo distinguo lo fa, collocandosi chiaramente sul fronte occidentale.

“Noi e la guerra” è il titolo di Matrioska in onda questa sera su TeleTicino a partire alle 19.30. Ospiti di Marco Bazzi saranno la co-presidente del PS Laura Riget, la vicecapogruppo della Lega Sabrina Aldi, i giornalisti Alfonso Tuor, Stefano Piazza e Gianni Righinetti, il generale ed analista militare Maurizio Boni.

Appuntamento per questa sera alle 19.30 su TeleTicino. 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

“Siamo in guerra?”

CRONACA

"Due mesi di guerra"

CRONACA

“Il bilancio di Cassis”

CRONACA

 “Il costo della guerra”

POLITICA E POTERE

"La guerra infinita"

CRONACA

“Se verrà la guerra…”

In Vetrina

LETTURE

"Il Sorvegliante dei Colori del Lago", l'ultimo romanzo di Marco Bazzi

14 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Fulvio Soldini nuovo responsabile del Private Banking di Chiasso

09 GENNAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
OLTRE L'ECONOMIA

Ecco come sta l'economia ticinese. E cosa pensano le aziende degli accordi con l'UE

18 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

San Bernardino Swiss Alps, da domani apre la ski Arena Pian Cales

13 DICEMBRE 2024
LETTURE

Riccardo Tettamanti alla direzione di Terra Ticinese

12 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il futuro della Lega

13 GENNAIO 2025
ANALISI

Un fantasma chiamato centrosinistra

13 GENNAIO 2025
ENIGMA

L'estrema destra avanza. Dobbiamo averne paura?

12 GENNAIO 2025