Secondo la difesa si tratta del pagamento di un onorario di consulenza. Secondo l’accusa è una mazzetta per evitare che Platini concorresse alla presidenza della FIFA
BELLINZONA – L’ex presidente della FIFA, Joseph Blatter, è a processo da questa mattina al Tribunale penale federale. Ma l’udienza è durata poco, fino alle 13, perché Blatter non si è sentito bene. “Faccio fatica a respirare e non me la sento di rispondere alle domande”. Nel primo giorno del processo, che vede coinvolto anche Michel Platini, la Corte ha affrontato alcune questioni pregiudiziali sollevate dalle difese, poi l’udienza è stata rimandata a domani a causa del malore di Blatter.
Le istanze preliminari sono comunque state respinte, sia quella che chiedeva di togliere la competenza al Tribunale penale federale, trattandosi di una semplice e presunta truffa, sia quella che chiedeva di non riconoscere la Federazione internazionale di calcio quale accusatrice privata. La Corte ha stabilito che, essendo il caso iniziato da un’inchiesta condotta dal Ministero pubblico della Confederazione, è corretto che il processo sia stato attribuito al Tribunale di Bellinzona. Per quanto riguarda la FIFA, la sua costituzione a parte civile è stata tempestiva e regolare e fino a oggi nessuno vi si era opposto.
Blatter dovrà spiegare ai giudici come mai ha autorizzato un versamento di due milioni di franchi a Platini nel 2011. Secondo la difesa si tratta del pagamento di un onorario di consulenza risalente a una decina di anni prima, concordato oralmente. Secondo l’accusa è una tangente per evitare che Platini concorresse alla presidenza della FIFA, proprio contro di lui.
Il processo durerà fino al 22 giugno proprio per evitare che Blatter, che ha seri problemi di salute, debba affrontare udienze troppo lunghe.