La Pretura penale ha confermato solo parzialmente le accuse formulate dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti e del procuratore generale Andrea Pagani
BELLINZONA - A quasi due mesi dalla fine del processo ecco la sentenza: secondo la Pretura penale i vertici della casa anziani di Sementina non hanno gestito correttamente la situazione durante la prima ondata pandemica, tra marzo e aprile 2020, quando nell’istituto, che appartiene alla Città di Bellinzona, 39 ospiti su 80 sono risultati positivi al Covid-19 e 22 sono morti. Il direttore del Settore anziani comunale Silvano Morisoli, la direttrice sanitaria e l’ex capo-cure della struttura sono stati ritenuti colpevoli dalla giudice Elettra Orsetta Bernasconi del reato di contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili. Ma la Pretura penale ha confermato solo parzialmente le accuse formulate dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti e del procuratore generale Andrea Pagani.
I vertici dell’istituto sono stati condannati soltanto per aver consentito la continuazione delle attività di gruppo nonostante la direttiva del medico cantonale del 9 marzo 2020, che le proibiva in modo chiaro. Il direttore Morisoli e la direttrice sanitaria, come riporta LaRegione, sono stati condannati anche per aver fatto entrare nella struttura tre imbianchini per tinteggiare un reparto. Gli imputati sono invece stati prosciolti dalle accuse relative al mancato rispetto del distanziamento sociale, al fatto che gli ospiti hanno continuato a muoversi liberamente all’interno della struttura e ai test non effettuati su ospiti sintomatici. L’importo delle multe proposte dall’accusa è stato ridotto: 1’500 franchi per Morisoli e la direttrice sanitaria, 1’000 per la capocure, contro, rispettivamente 6’000, 8’000 e 4’000 franchi. I legali degli imputati, Luigi Mattei, Mario Postizzi ed Edy Salmina avevano chiesto il proscioglimento.
Immediata la reazione del Movimento per il socialismo, che riportiamo qui sotto. L’MPS rilancia la richiesta di istituire una commissione parlamentare di inchiesta sul caso.
“La Pretura Penale di Bellinzona ha emesso una sentenza con la quale condanna i responsabili della Casa anziani di Sementina in merito alla gestione della pandemia nella primavera del 2020. Poco importa che la responsabilità sia considerata “medio grave”: di responsabilità si è trattato in una vicenda dai risvolti umani tragici; siamo di fronte a responsabilità in una vicenda che ha visto la morte di 27 persone (perlomeno i decessi accertati).
La sentenza emessa questa mattina dalla Pretura Penale, e più in particolare le motivazioni che hanno portato alla sentenza nei confronti dei vertici della Casa Anziani di Sementina, confermano completamente le critiche mosse dall’MPS sulla gestione del Covid, da parte delle autorità, a Sementina e più in generale nelle case anziani in Ticino.
A Sementina, così come in molte altre CPA, non solo vi fu negligenza ed improvvisazione, ma anche la precisa decisione che, se necessario, i residenti nelle case anziani erano i primi che si sarebbero dovuti sacrificare. Ricordiamo, ad esempio, il fatto che pochissimi residenti in una casa anziani furono ospedalizzati, o l’invito da parte del medico cantonale a procedere con molta parsimonia nel testare i residenti.
Critiche che si erano concretizzate, sulla base di documentazione e materiale raccolto dall’MPS, in interpellanze e una richiesta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta inoltrata nel maggio 2020. I partiti di governo, con il solito metodo, avevano deciso di insabbiare tale richiesta, sperando che la magistratura gli risolvesse i problemi.
Tale speranza è stata di fatto oggi spazzata via dalle motivazioni lette dalla Presidente della Pretura Penale. È ora e tempo che la richiesta del MPS di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta, alfine di far chiarezza su quanto successo nelle case anziani nella prima metà del 2020.
Da questa vicenda esce male anche il Municipio di Bellinzona che, di fatto, ha assunto la corresponsabilità di quanto successo a Sementina, schierandosi senza esitazione a fianco dei responsabili della clinica; la condanna dei responsabili della clinica pesa come una condanna politica nei confronti della posizione del Municipio di Bellinzona. Municipio che, lo ricordiamo, non solo si è sempre schierato a sostegno dei responsabili della clinica di Sementina, ma ha tentato in vari modi di impedire una libera discussione su quanto avvenuto nella CPA (ricordiamo le denunce contro alcune giornaliste della RSI per i loro servizi)”.