CRONACA
Il PALoc 4, "un consolidamento coordinato con l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale"
La Commissione Intercomunale dei Trasporti del Locarnese e Vallemaggia risponde alle affermazioni del Presidente dell'ATA

LOCARNO – La Commissione Intercomunale dei Trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT) risponde alle affermazioni del Presidente dell’ATA (Associazione Traffico e Ambiente). La CIT sottolinea come "non corrisponda al vero che un contributo federale del 40% sia il minimo a cui il Programma d'agglomerato del Locarnese abbia diritto. Invero non vi è alcun diritto al contributo federale. Se un programma è sovradimensionato o presenta benefici insufficienti non ha diritto ad alcun contributo. Se invece un programma adempie ai criteri, l'aliquota è fissata tra il 30% e il 50% in funzione dei costi e dei benefici, come per tutti gli agglomerati della Svizzera".

In secondo luogo, "la CIT ed il Cantone hanno consapevolmente concepito il PALoc 4 come integrazione dei PA precedenti, agendo in base alle richieste dell’ARE e rispettando i dettami imposti dalle Direttive sul programma traffico d’agglomerato. Si è dunque puntato su misure mirate e relativamente poco costose, dando continuità alla strategia dei PALoc. In questo senso, nessuno si aspettava un PALoc 4 rivoluzionario (infatti le misure previste ammontano a complessivi 46.27 mio. CHF a fronte dei quasi 100 mio. di CHF previsti a suo tempo dal PALoc 3). Gli obiettivi del PALoc 4 erano chiari sin dall’inizio: consolidare quanto fatto in precedenza, colmando le lacune delle precedenti generazioni".

E ancora: "Nel Locarnese sono in corso molteplici lavori di realizzazione di opere legate al PALoc 2 e al PALoc 3. Cantone e Comuni sono pertanto già sotto pressione per realizzare le misure delle precedenti generazioni. Presentare il PALoc 4 è stata quindi una scelta coraggiosa che nessuno degli altri agglomerati del Cantone si è sentito di fare. Questa strategia si è rivelata vincente, tant'è che il Consiglio Federale ha riconosciuto come cofinanziabile la quasi totalità dei costi annunciati e ha proposto al Parlamento un'aliquota contributiva del 40%, risultato egregio che ribadisce quanto fatto con le generazioni precedenti. Per i programmi di quarta generazione, sui 32 agglomerati valutati dal Consiglio Federale solo uno ha ottenuto una proposta di contributo maggiore (45%). Inoltre, a dimostrazione del buon lavoro svolto negli anni, il PALoc 4 non ha subito alcuna penalizzazione dovuta allo stato d'attuazione del PALoc 2".

I PALoc 2 e 3, in corso di attuazione, "puntano in particolare sulla riorganizzazione del trasporto pubblico avvenuta nel 2021, con corsie preferenziali e potenziamento delle fermate bus. Il tutto a testimonianza della ferma volontà della regione di garantire un tangibile salto di qualità nell’offerta. L’incremento dell’utenza registrato sui bus attesta la bontà di queste scelte. Anche le opere a favore della mobilità lenta, realizzate recentemente o tuttora in corso, confermano gli importanti sforzi della CIT per dare una svolta concreta alle abitudini di mobilità. Basti pensare alla nuova passerella sul fiume Maggia, alle ciclopiste appena realizzate in territorio di Ascona, Losone e Tenero o alle postazioni per lo stazionamento delle biciclette. Tutte opere che hanno favorito un incremento tangibile dell’uso della bicicletta. Per il traffico motorizzato, la CIT punta alla riqualifica multimodale degli assi urbani di cui Via Luini a Locarno è un primo esempio concreto".

Per la galleria Moscia-Acapulco, la CIT "non ha di certo rinunciato ai contributi federali dei vari programmi d’agglomerato. La misura, elencata nel PALoc 4 tra quelle d’importanza sovraregionale, non è stata inserita nelle misure cofinanziabili poiché l’opera in questione non adempie ai criteri di valutazione tecnica dell’ARE. A tal proposito, i contatti tra la CIT, il Cantone e per livello di accessibilità del TP, densità delle zone per l’abitazione, delle zone miste e delle zone centrali edificate. l’ARE sono stati intensi e approfonditi e sono sfociati anche in una perizia che conferma la non finanziabilità dell’opera all’interno dei PALoc".

"Anche l’attuale presidente dell’ATA era giunto alle medesime conclusioni nelle osservazioni alla bozza del PALoc 3 sulla galleria Moscia: “La misura proposta chiaramente non soddisfa neanche lontanamente i criteri costo/benefici dell’ARE e potrebbe ridurre il grado di sussidio all’interno del PALoc 3”. Pertanto dal punto di vista tecnico la scelta è stata corretta. Il paragone con la misura di messa in sicurezza della strada cantonale fra Solduno e Ponte Brolla è fuorviante, in quanto quella misura dal punto di vista tecnico soddisfa invece i parametri federali per il cofinanziamento. D’altra parte, la CIT si rallegra che ci siano deputati alle Camere federali che spingono per una decisione politica di finanziamento federale della galleria Moscia-Acapulco. La CIT ci tiene sin d’ora a ringraziare i deputati a Berna per un’eventuale decisione della politica federale che possa ridurre l’onere finanziario a carico di Cantone e Comuni".

Infine, contrariamente a quanto affermato dal Presidente dell’ATA, "il PALoc 4 non solo quantifica perfettamente gli obiettivi con gli indicatori MOCA (monitoraggio e controlling del traffico d’agglomerato) come richiesto dalla Confederazione, ma si spinge addirittura oltre, auspicando la seguente evoluzione dal 2015 al 2040: trasporto pubblico dal 14 al 33%; traffico individuale motorizzato dal 77 al 56%. La CIT attende ora fiduciosa l’approvazione definitiva da parte delle Camere federali delle importanti misure integrative previste dal PALoc 4, a completamento di quanto impostato con i programmi precedenti per le basi infrastrutturali nell’ambito dei trasporti per un ulteriore sviluppo equilibrato e sostenibile del Locarnese".

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