L’imprenditrice torna sulla clamorosa vicenda di cui è stata protagonista, quando il suo compagno alla festa in cui avrebbe dovuto annunciare il loro matrimonio l’ha accusata di infedeltà
TORINO - “Quando ha iniziato a parlare pensavo fosse uno scherzo. Poi sono rimasta impietrita. È stato un gesto di una violenza aberrante”. L’imprenditrice Cristina Seymandi torna sulla clamorosa e incredibile vicenda di cui è stata protagonista nei giorni scorsi, quando il suo compagno, il finanziere torinese Massimo Segre, alla festa in cui avrebbe dovuto annunciare il loro matrimonio, l’ha accusata di infedeltà mettendo fine alla relazione (LEGGI QUI). Un discorso, quello di Segre, che è stato ripreso e pubblicato su Youtube. La donna, 47 anni, ha già rilasciato un’intervista alla Stampa e oggi ha rincarato la dose contro il suo ex sul Corriere della Sera.
“Sono stanca – afferma -. Ho ricevuto decine di chiamate, per tutto il giorno, ma non ho tempo di stare a parlare: esco di casa, vado al lavoro e torno a casa. C’è un’azienda da fare andare avanti”.
Ribadisce di aver pensato a uno scherzo quando Massimo Segre ha iniziato a leggere il suo discorso di fronte agli invitati: “Sulle prime frasi ho pure immaginato che fosse tutto preparato, ma in ben altro senso. Ma poi, più andava avanti, più ero impietrita. Ferma ad ascoltare, di sasso: perché scioccata. Non penso che ad alcuno sia mai successa una cosa del genere”.
E ancora: “Sono basita, senza parole. “Ti lascio la libertà”, ha detto Massimo: una frase aberrante. Insomma, quel discorso è stato un gesto violento. Ci siamo voluti bene, tanto, e vivevamo come una famiglia, a casa e sul lavoro. Io, lui e mia figlia. E invece, con quelle parole, ha fatto del male alle persone cui voglio bene. Una violenza molto pesante. Cui sono seguiti commenti allucinanti, sui social”.
E si chiede: “Ma se fosse successo il contrario? Penso che tutti, a partire dai social appunto, avrebbero avuto una reazione del tutto diversa. Invece, io sono una donna. E allora è tutto differente. Ma se questo può servire a fare cambiare le cose, nei confronti delle donne, faccio volentieri da capro espiatorio”.
E sul suo ormai ex compagno dice: “Non sembrava neppure Massimo, in quel momento: parlava e diceva quelle cose con una freddezza innaturale e irreale. Nella vita, è uno riservato, buono, onesto. Era la persona migliore che conoscessi. Se c’era qualcosa che non andava, avremmo potuto discuterne insieme, poteva coinvolgermi. Insomma, avrebbe potuto cercare un dialogo con me. Magari saremmo arrivati alle stesse conclusioni, ma in modo del tutto diverso”.
Invece, aggiunge, “ha preferito buttare tutto in piazza, provocando tanto dolore a tutti, e non capisco il perché”. Gli farà causa? Chiede infine il giornalista. E lei risponde: “Non lo so, vedremo. Adesso vorrei solo stare un po’ in pace e prendermi cura di mia figlia”.