Sono circa 519.000 le domande indirizzate all’Ue, oltre a Svizzera e Norvegia, nei primi mesi dell'anno. La Germania ha ricevuto il 30% delle richieste totali. L’Euaa stima che potrebbero superare il milione entro fine anno
LA VALLETTA - Sensibile aumento delle richieste d’asilo registrate nei paesi dell'Unione Europea nella prima metà del 2023. Rispetto allo stesso periodo del 2022 le domande hanno registrato un incremento del 28%, fa sapere l'Agenzia dell'Ue per l'asilo (Euaa).
I paesi con più domande sono quelli dell’Ue, Svizzera e Norvegia in particolare. La Germania è il Paese che in assoluto riceve maggiori richieste (30% del totale), quasi il doppio di Spagna (17%) e Francia (16%). Tra gennaio e la fine di giugno sono state presentate circa 519.000 domande d'asilo nei 29 Paesi dell’Ue, e l'Euaa stima che, sulla base delle tendenze attuali, potrebbero superare il milione entro la fine dell'anno.
Siriani, afghani, venezuelani, turchi e colombiani sono i principali richiedenti, insieme costituiscono il 44% delle domande totali. Il dato di quest’anno è il più alto mai registrato dal periodo 2015-2016, allorché l'afflusso di rifugiati in Europa, causato in particolare dallo stallo del conflitto in Siria, raggiunse quota 1,3 milioni (2015) e 1,2 milioni (2016). Le domande pervenute nel 2022 sono state 994.945.
L’Agenzia dell'Ue per l'asilo sottolinea che a causa di questo aumento molti paesi europei sono sotto pressione nel trattare le domande, e che il numero di fascicoli in attesa di decisione è aumentato del 34% rispetto al 2022. Circa il 41% delle domande di prima istanza ha ricevuto una risposta positiva. Inoltre, circa 4 milioni di ucraini in fuga dall'invasione russa beneficiano attualmente di protezione temporanea in Ue.