Secondo il figlio dell'anziana truffata, "i malviventi potrebbero aver utilizzato l'intelligenza artificiale per la modificare la voce"
SEMINE – Sventata truffa del falso nipote alle Semine, dove - racconta La Regione – giovedì una persona è stata arrestata per strada dal pronto intervento della polizia. Il modus operandi è stato più o meno lo stesso di una prassi che ormai conosciamo: telefonata all'anziano, il racconto di necessitare una somma di denaro urgente a causa di qualche circostanza dubbia.
La Regione raccoglie la testimonianza del figlio della vittima, che vuole per prima cosa ringraziare la polizia. "Spesso sono criticati, ma hanno dimostrato prontezza ed efficienza". In questo caso, la voce al telefono - spacciandosi per nipote - racconta alla nonna di trovarsi all'ospedale di Lugano, dove i medici le hanno diagnosticato un tumore curabile solo con costosissime iniezioni. A quel punto, la vittima vacilla e ci casca. Perché "la voce era identica a quella di mia figlia e perché recentemente mia mamma ha avuto un problema di salute simile".
Presa dall'angoscia, la nonna si dichiara disponibile nel fare avere gli ori di famiglia. Viene messa in contatto con una complice, pronta a recarsi nella casa per recuperare l'oro. Avviene la consegna. L'anziana chiede una ricevuta, ma non se ne parla. I malviventi si allontanano con il bottino, mentre la donna contatta un familiare raccontando tutto. A quel punto viene avvisata la polizia.
Il finale è già stato scritto: la complice è stata arrestata e la refurtiva recuperata. Confidandosi al quotidiano, il figlio della vittima avanza un'ipotesi verosimile. "I truffatori potrebbero aver clonato la voce di mia figlia. Non era simile, era identica. E potrebbero aver utilizzato un software di intelligenza artificiale per riuscirci".