“La sanzione dei Club che decidono di organizzare una nuova competizione viola il diritto dell’Unione. Fifa e Uefa non sono soggetti ad alcun criterio che garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità ”
LUSSEMBURGO - Una sentenza clamorosa, che rischia di rivoluzionare il mondo del calcio: la Corte di giustizia europea ha dato ragione a quella che è stata chiamata “Super League”, aprendo potenzialmente la strada a una nuova organizzazione del calcio mondiale.
“Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche per club, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione”.
Il tema di fondo, su cui la Corte Ue doveva pronunciarsi, era stabilire se vi fossero i presupposti per una posizione dominante dell’Uefa, e se questa eserciti una posizione di monopolio in violazione delle regole europee sulla concorrenza.
“Un modello in cui l’ente organizzatore detiene il potere di stilare i regolamenti, applicare le sanzioni e anche gestire gli aspetti commerciali è in linea con le norme europee della concorrenza? E può sanzionare i club che decidono di organizzare una nuova competizione?”. Secondo la Corte Ue, non è ammissibile la sanzione dei club, ai quali dunque è concessa carta bianca per una libera organizzazione.
La motivazione? “I poteri della Fifa e dell’Uefa non sono soggetti ad alcun criterio che garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità del loro operato - si legge nella sentenza -. Inoltre, le norme che conferiscono alla Fifa e all’Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti derivanti da queste competizioni possono limitare la concorrenza, data l’importanza di queste competizioni per i media, i consumatori e i telespettatori”.