Un uomo e una donna, impiegati in una società di vigilanza di Como, hanno sottratto circa 10mila euro destinati al macero e li hanno usati, tra l'altro, per pagare una trentina di passaggi alle casse automatiche del casello autostradale
COMO - Si potrebbe dire che i modi per cercare di truffare le casse automatiche dei caselli autostradali sono vari, a partire da chi cerca di passare senza TelePass, fino a numerosi casi che coinvolgono anche svizzeri. Ora La Provincia di Como racconta di un'altra, singolare truffa: due persone hanno usato per pagarsi il passaggio dei soldi... sporchi.
I due, un 46enne e la sua compagna 42enne, lui responsabile dell'ufficio caveau di una società di vigilanza di Como, lei impiegata della stessa ditta. A quanto pare, tenevano per sé alcune banconote destinate al macero e le utilizzavano per i caselli.
A accorgersi che c'era qualcosa di anomalo è stato un dirigente di Autostrade per l'Italia, che ha notato che nelle casse vi erano una serie di banconote, quasi sempre da 50 euro, macchiate dell'inchiostro verde usato per renderle inutilizzabili in caso di furto da portavalori o addirittura tagliate e ricomposte.
Grazie alle videocamere di videosorveglianza si è risaliti ai due, che avrebbero sottratto dal caveau circa 10mila euro destinati alla distruzione e che invece hanno utilizzato. I passaggi illegali al casello sono stati una trentina, ma non si sa per cosa altro abbiano utilizzato i soldi.
Oltre ad essere stati colti sul fatto a truffare le casse automatiche, sono accusati di peculato in concorso, in quanto incaricati di pubblico servizio.