La tragedia è avvenuta nel Salernitano, non sono ancora chiari i dettagli. Stando alla zia del piccolo, i cani sono di un'amica della madre e sarebbero scappati dalla stanza in cui si trovavano quando hanno visto il bambino
SALERNO - Strappato dalle braccia dello zio, o forse della mamma, ancora non si sa di preciso, azzannato e ucciso da due pitbull. La tragedia di un bimbo di 15 mesi scuote il Salernitano, riscatenando un mai sopito dibattito sul possesso di cani pericolosi. Le notizie sono ancora frammentarie, la comunità è sotto shock. La madre del piccolo sarebbe rimasta a sua volta ferita per difenderlo. Gli animali hanno strappato il bimbo dalle braccia di chi lo teneva, inutile l'intervento anche dello zio.
Stando a quanto raccontato all'Ansa dalla zia del bambino, la sorella della madre, i due avevano dormito a casa di un'amica, proprietaria dei due cani. Non era la prima volta che si recavano sul luogo ma i cani, quando era presente il piccolo, venivano rinchiusi. Stavolta qualcosa non ha funzionato. A quanto pare, con loro c'erano due fratelli della madre, non invece il padre della giovanissima vittima.
Al momento, non si conoscono i dettagli. La zia ha ricostruito in modo frammentario, ai microfoni dell'Ansa, quanto accaduto. "Mia sorella mi ha raccontato che i cani l'hanno attaccato direttamente. Non so se fosse in braccio alla mamma o ad altri: c'erano anche i miei due fratelli in casa, forse era in braccio ad uno di loro, credo di sì", ha spiegato comprensibilmente scossa. "I cani non conoscevano il piccolo perché quando lui usciva, venivano chiusi. Forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto. Quando sono arrivata, erano già stati di nuovo chiusi in una camera. Non ho visto mio nipote".
L'amica della madre, padrona dei cani, sarebbe a fianco della donna in questo momento difficilissimo. La donna ha cercato di difendere il suo bambino, riportando delle ferite che non ne metterebbero in pericolo la vita. Per il piccolo non c'è invece stato nulla da fare.