La tragedia è accaduta in un paesino del Vercellese a nemmeno un mese da quella di Eboli. La vittima aveva soltanto cinque mesi
VERCELLI – Un’altra tragedia. Un altro bimbo sbranato. Un’altra storia terribile che vede protagonisti i pitbull. A meno di un mese dalla morte di Francesco Pio D’Amaro, il piccolo di 13 mesi sbranato da due pitbull in Campania, a Campolongo, frazione del comune di Eboli, ieri un caso identico è accaduto a Palazzolo Vercellese, paesino in provincia di Vercelli, dove nel tardo pomeriggio di venerdì Nerone, il pitbull di famiglia (nella foto), ha morso, provocandone la morte, il piccolo Michele di appena cinque mesi, che si trovava tra le braccia della nonna.
“Una tragedia così grande non l’avevo vista in 38 anni di lavoro - ha raccontato al Corriere della Sera una vicina di casa, l’infermiera Katia De Andreis -. All’improvviso abbiamo sentito la donna urlare ‘aiuto, aiuto, il bambino, salvate il bambino’, e io e Hassan, l'altro vicino, ci siamo precipitati in strada. Quando abbiamo guardato oltre il portone ci siamo trovati davanti a una scena devastante: la donna a terra che cercava di proteggere il nipote dal cane che continuava a tentare di aggredirli. Erano coperti di sangue”.
I due vicini hanno allontanato il cane usando una scopa, il piccolo Michele era ancora vivo, ma le ferite erano troppo gravi. Una scena agghiacciante. Gli altri due cani, ha raccontato l’infermiera, erano sul balcone, “altrimenti sarebbero intervenuti anche loro e chi lo sa che cosa sarebbe successo anche alla nonna”.
Barbara Saporito e Dennis Cassinelli, i genitori, vivevano da qualche anno a Palazzolo. Lei era arrivata da Palermo un paio di anni fa e a dicembre erano diventati genitori. Uscivano spesso con il loro cane, tenendolo sempre al guinzaglio e vivevano nella casa della nonna Brigida, alla quale venerdì attorno alle 19 avevano affidato loro figlio.
Dovevano uscire per andare a fare la spesa e Michele doveva mangiare. La nonna lo ha allattato ma mentre passeggiava nel cortile con il neonato in braccio, il cane l’ha assalita e ha azzannato il piccolo alla testa.
Nerone, sette anni, è stato sequestrato e affidato a un canile per verificare un’eventuale indole pericolosa, come gli altri due cani di proprietà della famiglia. Intanto la procura di Vercelli ha aperto un fascicolo per accertare se vi siano state eventuali responsabilità di omesso controllo dell’animale.
“Quanto accaduto a Palazzolo Vercellese è drammatico, e il primo pensiero va al dolore dei genitori del bimbo e a loro va tutta la nostra vicinanza – ha scritto l'Associazione italiana difesa animali e ambiente. Ma invitiamo ancora una volta a non generalizzare e chiediamo alle autorità una ricostruzione dettagliata di quanto accaduto”. Gli animalisti hanno fatto sapere che faranno “tutto il possibile per garantire salva la vita di quel cane che in fondo si è solo comportato come il suo istinto gli ha suggerito”.