Il patron di Sapori Ticino: "Ci sono mancanze clamorose, ma il Ticino non ne esce male"
LUGANO – Nel firmamento della Guida Michelin Svizzera non brillano nuove stelle ticinesi. Certo, la conferma dei nove ristoranti nostrani nella più famosa e iconica guida resta un motivo di vanto, ma ci si aspettava forse qualche riconoscimento in più. Quantomeno, è quello che ha lasciato intendere il patron di Sapori Ticino Dany Stauffacher al Corriere del Ticino.
"La ristorazione ticinese - dice - non ne esce male. La conferma di tutte le stelle dimostra l'alta qualità dei ristoranti ticinesi. Ci sono realtà che non hanno la stella, ma è come se l'avessero. Come lo chef Marco Campanella che si sta imponendo come uno degli chef più importanti in Europa".
Polemiche anche per quanto riguarda la scelta di premiare gli hotel. "Sarei curioso - dice al Cdt - di conoscere i parametri di valutazione con i quali sono stati valutati gli hotel della Svizzera italiana. Ci sono alcune mancanze a dir poco clamorose...Quella di Villa Castagnola è semplicemente assurda. Sarebbe meglio cominciare a chiarire come vengono valutati perché il rischio di perdere credibilità è alto".
La stella verde
La novità per il Ticino, e anche la bella notizia, riguarda l'assegnazione della stella verde all'Osteria del Centro di Comano di Pietro Roncoroni. "Non mi aspettavo di ricevere alcun premio", dice al quotidiano. "Quando hanno annunciato il mio nome ero semplicemente incredulo". Per godere della stella verde bisogna rispettare linee guide nel rispetto dell'ambiente e nella scelta dei prodotti locali rispettando la stagionalità.