Con Alessandra Gianella parliamo anche dell’idea di Karin Valenzano di creare una “stanza della droga” a Lugano, dell’allarme ONU su Tether e di Milei a Davos: Forum contaminato dall'Agenda socialista
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Il controverso preventivo 2024 del Cantone, che secondo LaRegione è “un morto che cammina”, è il tema con cui apriamo questa mattina Liscio e Macchiato. A commentare con noi le notizie del giorno, la capogruppo del PLR Alessandra Gianella. La deputata conferma l’ottimismo, e spera che entro inizio febbraio si riesca a trovare una maggioranza parlamentare sul documento finanziario.
Parliamo anche del sondaggio di TaMedia che dà la tredicesima AVS, in votazione popolare in marzo, con il vento in poppa, e della tensione in magistratura, con la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo che ha ricusato il giudice Mauro Ermani che dovrebbe presiedere un processo nel quale lei sostiene l’accusa. Secondo Lanzillo, scrive LaRegione, Ermani è prevenuto nei suoi confronti dopo il caso del tormentato rinnovo delle cariche in seno al Ministero pubblico, avvenuto nel 2020. Un rinnovo che aveva visto la rielezione, da parte del Parlamento, anche dei cinque procuratori, tra cui la stessa Lanzillo, inizialmente ‘bocciati’ dal Consiglio della magistratura di allora.
Rimaniamo a Lugano, dove dopo la sanguinosa lite avvenuta lunedì scorso e legata alla scena della droga al Parco Ciani, la municipale Karin Valenzano Rossi, intervistata dal Corriere del Ticino, propone di affrontare il tema della diffusione del ‘crac’, creando una “stanza del consumo”: un luogo chiuso dove i tossicodipendenti possono assumere stupefacenti, anche forniti dallo Stato, in buone condizioni igieniche e sotto controllo medico.
Ci spostiamo poi a Davos, dove è giunto, tra gli altri capi di stato, anche il presidente argentino Xavier Milei, con una piccola delegazione e volando su un aereo di linea, fedele alla sua politica di austerità. Non solo: Milei ha dichiarato di voler “seminare idee di libertà in un Forum contaminato dall'Agenda socialista 2030, che porterà solo miseria al mondo”.
Chiudiamo con una notizia che tocca il Plan B di Lugano: “Le piattaforme di gioco d’azzardo online, in particolare quelle che operano illegalmente, sono emerse come uno dei canali più popolari per i riciclatori di denaro basato su criptovalute, in particolare per coloro che utilizzano Tether”, si legge nel rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine pubblicato nei giorni scorsi. Il Corriere ha intervistato Michele Ficara Manganelli, Executive Director dello Swiss Blockchain Consortium di Lugano: “Tether – afferma l’esperto - non è colpevole di questo fenomeno. Le transazioni legate ad attività illecite avvengono perché c’è chi vuole riciclare e c’è qualcun altro che è disposto a farlo”. Perché usare Tether, allora? “Semplicemente perché è più facile”.