Con Marco Passalia parliamo anche di riforma fiscale e delle polemiche sull’occupazione pro-Palestina all’Università di Losanna
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Gli etilometri in dotazione alla Polizia cantonale vengono annualmente sottoposti a verifica. Non risultano pertanto casi di controlli effettuati con apparecchi non certificati. Così il ministro Claudio Zali ha risposto ieri in Gran Consiglio all’interpellanza del vicepresidente del Centro Marco Passalia, che chiedeva se negli ultimi tre anni fossero stati impiegati, nei controlli dell’alcolemia, etilometri non tarati.
Fiorenzo Dadò, riferendosi al servizio di domenica sera del Quotidiano ha replicato: “Più passa il tempo e più domande si potrebbero aggiungere, abbiamo infatti appreso che un etilometro non calibrato, sarebbe stato impiegato”. Nel caso Gobbi, appunto. Secondo la RSI, infatti, il primo test dell’alcol al quale fu sottoposto Gobbi dopo l’incidente avvenuto in novembre in Leventina, “rilevò un tasso leggermente superiore al consentito, ma sul display dell’apparecchio apparve la scritta, fotografata e messa agli atti: calibrazione scaduta”. Altri dubbi, dunque, sul caso politico che tiene banco da settimane. Mentre Lorenzo Quadri su Facebook scrive: “La panna montata a scopo elettorale si smonta. Tutto come previsto. Figura marrone per Dadò, MpS, stampa di regime”.
Ne parliamo a Liscio e Macchiato con Passalia, che a Quadri replica con una frecciata al vetriolo.
Altro tema: la controversa riforma fiscale in votazione il 9 giugno, alla quale Daniel Ritzer dedica un editoriale sulla Regione.
Con il deputato del Centro affrontiamo anche il tema dell’occupazione di un’aula dell’Università di Losanna da parte di studenti pro-Palestina. Prendiamo spunto dai commenti della NZZ, che auspica l’intervento della polizia per sgomberarli e di Le Temps, che critica i docenti che hanno partecipato alla protesta.