Con Sergio Morisoli parliamo anche delle polemiche sul poster del Pardo e delle bordate di Marco Noi alle associazioni padronali
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“In effetti è sempre più difficile assegnare note negative. Dobbiamo preventivare ormai, di norma, la reazione dei genitori con le relative minacce di far capo ad avvocati. Per molti il figlio ha ragione punto e basta. Sempre più spesso il voto negativo viene interpretato come una colpa o una mancanza del docente”. Lo afferma un docente di scuola media intervistato dalla Regione a margine del caso della Commercio di Bellinzona, dove un allievo ha minacciato un’insegnante con una pistola, seppur finta. Ne parliamo a Liscio e Macchiato con il capogruppo dell’UDC Sergio Morisoli.
Con lui commentiamo anche la decisione del Consiglio degli Stati che chiede al Governo di non dar seguito alla sentenza della CEDU che ha condannato la Svizzera per inazione climatica.
Sempre su LaRegione il co-coordinatore dei Verdi Marco Noi attacca le associazioni padronali sui salari nell’ambito del dibattito sulla Riforma fiscale in votazione nel weekend: “Sembra di essere tornati a una cultura feudale dove la collettività è ridotta a servo della gleba che deve ringraziare con deferenza il proprio Signore/Imprenditore, quale artefice unico della propria sempre più scarna sussistenza”.
Torniamo anche sulla polemica scoppiata sul poster del FilmFestival firmato dalla celebre fotografa Annie Leibovitz. Il direttore del Pardo, Giona Nazzaro, intervistato dalla RSI, difende il manifesto. Ma una stroncatura arriva da un altro celebre fotografo: Oliviero Toscani.
E sempre a proposito di manifesti, Morisoli boccia quello shock dei Giovani UDC che hanno accostato Nemo al giovane afghano che ha attaccato con un coltello un gruppo di persone (uccidendo un poliziotto) a un raduno di estremisti di destra a Mannheim, in Germania.