Chiusura notturna dei valichi minori. Ecco, ci mancava giusto Lara Comi che va a frignare da mamma UE: "Violata la Libera circolazione: Bruxelles prenda urgentemente provvedimenti contro la Svizzera"
L'Eurodeputata scrive al ministro degli esteri UE Federica Mogherini: "La Svizzera deve assicurare l'apertura senza limiti orari dei valichi. Da parte elvetica azioni che sfociano in una persistente discriminazione nei confronti dei cittadini italiani"
BRUXELLES - "Bruxelles prenda urgentemente provvedimenti contro la Svizzera". A chiederlo l'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, a seguito della sperimentazione avviata dal nostro Paese con la chiusura di tre valichi minori durante la notte in Ticino.
Comi - recentemente finita al centro di un'imbarazzante vicenda per aver assunto la madre come collaboratrice nei sui primi anni all'Euro Parlamento - butta benzina sul fuoco della polemica che ha di nuovo incendiato i rapporti tra Italia e Svizzera. L'Eurodeputata ha infatti scritto una lettera all'Alto rappresentante per la Politica estera e la sicurezza continentale dell'Unione europea, Federica Mogherini. Il ministro degli esteri dell'UE insomma.
A riportare lo scritto il Corriere di Como: "Chiedo che vengano presi urgentemente provvedimenti europei contro la Svizzera per il mancato rispetto dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone, a seguito della chiusura dei tre valichi di frontiera, tra Como e Varese, in vigore dal 1° aprile".
"Pur ricordando come l'Italia rappresenti il primo mercato di sbocco per il Cantone, con un tasso di disoccupazione sotto il 4% che rende necessario il supporto dei lavoratori transfrontalieri - ha aggiunto l'Eurodeputata forzista - da parte della Svizzera sono cresciuti negli ultimi anni sentimenti molto critici nei confronti dell'Italia, con azioni che sfociano in una persistente discriminazione nei confronti dei nostri cittadini È necessario da parte della Svizzera assicurare l'apertura senza limiti orari dei valichi, tenendo conto che ci sono persone che non hanno orari tradizionali o che raggiungono il posto di lavoro la mattina molto presto. È per questo necessario porre fine a una situazione che desta continua preoccupazione e che compromette sempre di più i rapporti tra Italia e Svizzera."