Marco Borradori replica agli autogestiti: "La gente è stufa di vedere l'ex Macello in ostaggio"
Il sindaco di Lugano risponde alla lettera degli autogestiti del Molino e ammette che dialogare con loro non facile
foto: TiPress/Pablo Gianinazzi
LUGANO - “La gente è stufa di vedere quell'area tenuta in ostaggio”. Replica così il sindaco di Lugano, Marco Borradori, alla dura lettera aperta degli autogestiti, che la occupano dal 2002.
“Tre mesi fa – dice Borradori al Corriere del Ticino – abbiamo presentato un progetto che riteniamo sia di grande valore (…). Io non sono per nulla d'accordo che un progetto del genere non possa venir realizzato solamente perché loro si mettono di traverso. Che lo facciano, ma in modo legale e democratico”.
Il sindaco ammette che però “dialogare con loro non è facile. E non lo è per la connotazione stessa della loro struttura. Non c'è un interlocutore stabile e c'è sempre la spada di Damocle rappresentata dal fatto che al centro sociale tutto deve essere deciso, all'unanimità, dalla loro assemblea”.