Il Consigliere di Stato leghista: "Ma le variabili in gioco sono molte, come ad esempio le decisioni europee che potrebbero favorire o ridurre la pressione alla nostra frontiera"
BELLINZONA – Della simpatia e dell’apprezzamento per Matteo Salvini e le sue idee politiche non ne ha mai fatto mistero. D’altra parte, con il segretario del Carroccio e con la Lega italiana, sono politicamente cugini. E ora che Salvini è diventato Ministro degli interni – dunque il responsabile della sicurezza in Italia – i punti di confronto sui dossier comuni si sono moltiplicati.
Norman Gobbi è tornato sulla questione in una lunga intervista rilasciata al Mattino della Domenica. Nel colloquio con il domenicale leghista, tra i vari punti, il Consigliere di Stato ha detto la sua anche sul nuovo approccio alle politiche migratorie messe in campo dal nuovo Governo italiano.
“E’ difficile – spiega Gobbi - stabilire con certezza quali potrebbero essere per il Ticino le conseguenze della chiusura dei porti proposta e attuata da Salvini. E’ però evidente che se l’arrivo di migranti in Italia dovesse calare o concludersi, assisteremo a un’ulteriore riduzione degli arrivi da noi”.
“Questo – prosegue nella sua analisi il Ministro - potrebbe essere uno scenario, ma le variabili in gioco sono molte, come ad esempio le decisioni europee che potrebbero favorire o ridurre la pressione alla nostra frontiera. Nel senso che rendono certe nazioni più desiderabili per l’ottenimento dell’asilo, incidendo sulla scelta dei tragitti e delle nazioni da attraversare. Sono in ogni caso convinto che qualsiasi decisione politica che faciliti il rimpatrio o il rinvio nel paese di approdo o di origine di persone che non hanno diritto all’asilo (che sono la stragrande maggioranza) sia positiva.
“Confido pertanto – conclude Gobbi - che queste misure mostrino finalmente una maggiore efficacia per rendere il viaggio dei migranti economici verso l’Europa meno attrattivo. In tal senso, l’operazione “porti chiusi”di Salvini è da salutare favorevolmente”.