Nota carica di sarcasmo dei democentristi che attaccano gli azzurri per le recenti iniziative in materia fiscale: "Folgorati sulla via di Damasco, speriamo che non cambino idea dopo le elezioni"
BELLINZONA - Siete dei copioni. È questo il succo dell’attacco lanciato oggi dall’UDC al PPD. I democentristi, in un comunicato stampa carico di sarcasmo, pungono i popolari democratici per le loro ultime iniziative in materia fiscale.
“Dopo il PS - scrive l’UDC - anche il PPD è colpito da plagio. L’UDC come partito liberalconservatore che da sempre difende i contribuenti ticinesi è contento della nuova sensibilità degli azzurri, ma propone di scegliere l’originale anziché la fotocopia”.
I democentristi definiscono come un “deja vu” le tre iniziative fiscali presentate recentemente dagli azzurri. “Il PPD - prosegue la nota - propone di ridurre il reddito imposto per chi vive nella casa di proprietà dal 90% all’85% del valore locativo. Per quanto tremendamente modesta, la proposta è naturalmente benvenuta. Tuttavia ricorda molto l’iniziativa parlamentare elaborata UDC di Paolo Pamini e cofirmatari che propone di bloccare il valore locativo nei casi di rigore, per esempio le coppie di anziani che vivono in casa propria e hanno ripagato l’ipoteca. Il PPD propone inoltre di aumentare la deducibilità fiscale delle spese di presa a carico per i figli. Peccato che, insieme al PLR e al PS, il 19 giugno 2017 in Gran Consiglio abbia sostenuto compatto il lavoro di Natalia Ferrara (PLR) per affossare senza ulteriori studi la proposta di Iris Canonica di ridurre la discriminazione fiscale delle coppie sposate con doppio reddito e quella dei single.. Da ultimo, il PPD propone di aumentare la soglia di esenzione della sostanza imponibile. Una misura sicuramente benvenuta ma molto vicina a quanto i cittadini hanno già votato il 29 aprile 2018”.
“In generale - termina il comunicato - l’UDC è positivamente stupita di come il PPD si stia ricredendo dopo anni di inazione. L’UDC ha scritto più di 20 iniziative fiscali, 12 delle quali ancora in discussione e firmate da deputati di tanti partiti. Ora speriamo che il PPD sia stato folgorato sulla via di Damasco e che non dimentichi tale sensibilità dopo il 7 aprile 2019. UDC, Lega, PPD e quei pochissimi PLR davvero liberali avrebbero i numeri in Gran Consiglio per fermare gli statalisti spendaccioni ed aiutare le e i contribuenti ticinesi”.