Il Gruppo Grazie Cardiocentro: "Il dato politico più significativo riguarda il sostegno di quasi 17’000 cittadini verso un progetto moderato e ragionevole per il futuro dell’ospedale del cuore"
ll Gruppo Grazie Cardiocentro ha ricevuto stamane comunicazione dalla Cancelleria dello Stato circa la riuscita dell’iniziativa popolare lanciata all’inizio del mese di settembre.
"Il 5 novembre – si legge in una nota del Gruppo - avevamo consegnato a Bellinzona oltre 14’500 sottoscrizioni, il conteggio definitivo sfiora le 17’000 firme, 16’693 per l’esattezza.
Si tratta di un risultato emozionante che ci lascia davvero senza parole e di cui siamo infinitamente grati. Una vera e propria valanga di affetto che testimonia tutta l’apprezzamento di una parte numerosa della popolazione verso il Cardiocentro, i suoi collaboratori e l’opera svolta in vent’anni di attività a favore di tutti i pazienti cardiopatici ticinesi, delle loro famiglie e dell’intero territorio cantonale, dai centri alle valli.
Il dato politico più significativo riguarda il sostegno di quasi 17’000 cittadini verso un progetto moderato e ragionevole per il futuro dell’ospedale del cuore. Un progetto fondato su quattro punti fondamentali: il rispetto degli accordi firmati vent’anni fa; il rafforzamento della partnership con l’EOC, attraverso la condivisione della governance; la tutela e la valorizzazione del personale; la necessità di salvaguardare l’autonomia e l’indipendenza che hanno consentito all’ospedale del cuore di affermarsi a livello nazionale ed internazionale e di fornire ai pazienti cure di prima qualità, uguali a quelle di cui beneficiano i cittadini di oltre Gottardo. Tutti elementi di semplice buonsenso che hanno convinto migliaia di ticinesi che non esiste un motivo valido per cambiare un modello che funziona così bene.
Accanto all’emozione oggi sentiamo una grande responsabilità verso i cittadini che ci hanno sostenuto e per il compito che ci aspetta nei prossimi mesi. Intendiamo proseguire il nostro cammino con umiltà, spirito costruttivo e ragionevolezza".