La Deputazione ticinese alle Camere federali, presieduta da Marco Romano, interroga il Consiglio Federale: "Verrà costruita una dogana 'fisica' tra l'Enclave e la Svizzera?"
CAMPIONE D'ITALIA – Il Parlamento europeo ha deciso di inserire Campione d'Italia, in gravi difficoltà finanziarie, nell'unione doganale europea. Una decisione che ha spinto la Deputazione ticinese alle Camere federali, presieduta dal Consigliere nazionale PPD Marco Romano, ad interrogare il Consiglio Federale per fare luce sulla questione e conoscere le conseguenze che tale decisione "avrà a livello fiscale e pratico per gli abitanti, che pagano la cassa malattia in Svizzera e circolano con targhe ticinesi".
"Oltre – si legge nell'interpellanza inoltrata al CF – alle vicissitudini legate al fallimento del Casinò, il dissesto finanziario del Comune e i crescenti debiti nei confronti del Cantone Ticino, l’enclave di Campione d’Italia è balzata all’onore della cronaca l'8 maggio 2017, quando la Commissione Europea ha approvato la direttiva 2018/0124 tramite la quale l’Italia ha chiesto, con lettera del 18 luglio 2017, che il comune di Campione d'Italia e le acque nazionali del Lago di Lugano siano inclusi nel territorio doganale dell'Unione Europea nonché nell'ambito di applicazione territoriale ai fini dell'accisa".
"Nel contempo – continua il testo – tali territori restano al di fuori dell'ambito di applicazione territoriale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, in quanto ciò sarebbe essenziale per garantire condizioni di parità fra gli operatori economici stabiliti in Svizzera e nel comune di Campione d'Italia attraverso l'applicazione di un regime di imposizione indiretta locale, in linea con l'imposta sul valore aggiunto svizzera".
E ancora: "Tale misura entrerebbe in vigore l'1 gennaio 2019. A 15 giorni dalla potenziale applicazione di questa direttiva non è dato sapere se questo avverrà e quali saranno le conseguenze pratiche per la Confederazione e il Canton Ticino. Va a proposito ricordato che nell’enclave di Campione è di uso corrente per i pagamenti il franco svizzero, i cittadini sono affiliati al sistema sanitario svizzero, le auto sono immatricolate e circolano con targhe svizzere, etc".
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Consiglio Federale dalla Deputazione ticinese alle Camere federali:
1) La procedura che ha portato alla direttiva UE 2018/0124 è stata concordata o almeno discussa con la Svizzera?
2) La direttiva verrà effettivamente applicata dal 1.1.2019? La data è concordata con la Confederazione?
3) Come valuta il Consiglio federale l’inclusione di Campione d’Italia nello spazio doganale europeo?
4) Verrà costruita una dogana "fisica" tra Campione d’Italia e la Confederazione? Nel caso a spese di chi?
5) Quali saranno le conseguenze pratiche per la Confederazione ed il Ticino: ad esempio in ambiti come la sanità e la circolazione stradale?
6) Tramite l’applicazione di questa direttiva il Consiglio federale può formalmente escludere che a Campione d’Italia si instauri un regime fiscale speciale, tipo quello in vigore a Livigno, che possa avvantaggiare Campione nei confronti della Confederazione e del Cantone Ticino?