"Il Gran Consiglio deve decidere se impugnare o meno la decisione. Chiedo a Pelin Kandemir Bordoli di inviare il decreto ai colelghi deputati così che possano esaminarlo con calma"
BELLINZONA – “Un Consigliere di Stato ha facoltà di chiedere ed ottenere - se date le specifiche condizioni legali e quando un avere previdenziale è stato accumulato negli anni - il prelievo anticipato per il finanziamento dell'abitazione primaria. Questo anche se le stesse prestazioni non sono fornite da un istituto di previdenza, ma direttamente dal datore di lavoro che per un membro dell'Esecutivo cantonale è lo Stato del Canton Ticino. Il prelievo a favore di Claudio Zali, che per oltre 25 anni è stato assoggettato all'assetto previdenziale cantonale è stato dunque lecito e, in tale evenienza, nessuno può aver agito con lo scopo di arrecare un danno allo Stato”. Dunque, non luogo a procedere.
Per l’ennesima volta, il Ministero Pubblico arriva a questa decisione in merito a una segnalazione partita da Matteo Pronzini, basti pensare ai casi rimborsopoli e pensionopoli (di cui fa parte questa accusa a Zali).
Ma ancora una volta, il deputato dell’MPS non molla e desidera che il Gran Consiglio discuta sull’eventualità o meno di impugnare la decisione.
Ha infatti subito contattato la presidente del Legislativo, Pelin Kandemir Bordoli. “Questa mattina ho appreso dalla stampa del non luogo a procedere emesso dal Procuratore Generale Andrea Pagani nei confronti di Claudio Zali per il suo prelievo delle casse dell’Amministrazione Cantonale di 700‘000 franchi”, si legge. “La invito di conseguenza a voler trasmettere immediatamente al Plenum del Gran Consiglio, tale non luogo a procedere. I colleghi avranno così la possibilità di esaminarlo con la dovuta attenzione in vista della votazione di settimana prossima su una sua eventuale impugnazione”.