Il vicesindaco dopo la rivolta di Bioggio: "Prossimità e vicinanza al cittadino devono essere i principali compiti dei nostri agenti"
LUGANO - Michele Bertini, vicesindaco di Lugano e responsabile del Dicastero polizia, sta con il sindaco di Bioggio, Eolo Alberti.
“Ha ragione da vendere – dice -. La sua sarà magari anche una mossa da campagna elettorale (ndr: Alberti è candidato al Gran Consiglio sulla lista della Lega), ma poco conta: l’importante è il messaggio politico”.
Le riflessioni di Bertini prendono spunto dalla lettera firmata dal sindaco che il Municipio di Bioggio ha inviato nelle scorse settimane ai comuni consorziati alla Polizia Malcantone Est, con copia al comando di quest’ultima.
La lettera, pubblicata da liberatv, chiede “una completa sospensione dei controlli sistematici e ripetuti (per esempio: radar e di altro genere) nel nostro territorio, fino a nuova comunicazione scritta”, da parte degli agenti della Malcantone Est.
Non solo, il sindaco Alberti e i suoi colleghi chiedono che le risorse umane recuperate in seguito alla sospensione dei controlli sulle strade di Bioggio vengano impiegate per “poter disporre di una polizia di prossimità presente quotidianamente sul nostro territorio”.
“Condivido pienamente questa posizione – aggiunge Bertini -, e l’ho ribadita anche al comando della Polizia di Lugano: prossimità e vicinanza al cittadino devono essere i principali compiti dei nostri agenti, che non devono nascondersi in maniera inflessibile dietro a normative che logorano i cittadini”.
Del resto, aggiunge il vicesindaco di Lugano, “come Municipio abbiamo dato alla nostra Polizia un chiaro obiettivo per quest’anno nell’ambito della circolazione stradale: elaborare un concetto con una serie di misure basare su un approccio preventivo e ‘friendly’. L’obiettivo è sensibilizzare gli automobilisti sugli errori alla guida, informarli sulle conseguenze delle infrazioni, e promuovere un’immagine della Polizia vicina al cittadino, garantendo un equilibrato rapporto tra prevenzione e repressione”.