Il deputato leghista: "Quanto incassano Cantone e Comuni dai controlli radar?"
BELLINZONA – Ha sollevato una bufera il radar 'trappola' piazzato dalla Comunale di Bellinzona (vedi articoli suggeriti) a una trentina di metri scarsi dalla fine del limite dei 50 all'ora. Una decisione giudicata 'discutibile' anche dal direttore del DI Norman Gobbi, che su Facebook ha scritto: "È evidente che in questo caso lo scopo preventivo è quantomeno discutibile. Questo modo di agire sarà sicuramente oggetto di un approfondimento anche politico con le parti interessate, e non solo in seno alla piattaforma di coordinamento tra Polizia cantonale e polizie comunali (...)".
Una questione, quella dei radar, su cui vuole fare luce il deputato leghista Stefano Tonini, che sul tema ha interrogato il Governo con ben undici domande che vi proponiamo di seguito.
1) Quanti apparecchi di rilevamento velocità ha in dotazione la Polizia cantonale?
2) Con quale frequenza vengono utilizzati?
3) Come vengono decise le postazioni di rilevamento velocità?
4) Il Dipartimento delle istituzioni è a conoscenza di quanti apparecchi di velocità sono in dotazione alle varie polizie comunali sul territorio ticinese?
5) Vi è una formazione specifica?
6) Se Si, come viene impostata?
7) Come valuta il caso della posa del radar di Camorino fatta solo ed unicamente per fare “cassetta”?
8) Il radar era posizionato sotto il cartello di cambio di velocità, vi è una distanza minima per posizionare un radar ad un cambio di velocità?
9) Se così non fosse, non credete che sia il caso inserirla?
10) Il Dipartimento delle istituzioni è informato di questi controlli eseguiti dalle varie polizie comunali?
11) Quanto incassano Cantone e Comuni dai controlli radar?