Il municipale di Origlio e 'leghista della prima ora' critica l'idea della nuova leadership: "Sempre di colonnelli si tratta"
LUGANO - Nel dibattito sul futuro della Lega dopo la cocente sconfitta alle elezioni federali si inserisce la voce di Riccardo Braga. Municipale di Origlio e leghista della prima ora (fu tra l’altro candidato al Nazionale nel ’95), Braga scrive oggi alcune riflessioni taglienti in una lettera pubblicata da LaRegione.
Dal dopo guerra in poi le formazioni politiche in Europa sono nate e cresciute dal basso, premette Braga e nella maggioranza dei casi hanno dato vita a comitati o direttorati tutti democraticamente eletti. A parte la Lega dei Ticinesi, “nata in seguito all’apparizione del Mattino della domenica per volere dello stesso fondatore, ossia di Giuliano Bignasca”.
Da allora e fino a pochi anni prima della scomparsa del suo fondatore, aggiunge Braga, la Lega operava con una sorta di organigramma circolare laddove, pur avendo sia la Lega sia il Mattino un proprietario di fatto, tutti erano considerati sullo stesso livello”.
Fatto salvo il presidente a vita, figura istituita, osserva Braga, “solamente per smorzare sul nascere parecchi desideri di appropriarsi indebitamente del concetto innovativo”.
Oggi “qualcuno vorrebbe inserire una gestione con un organigramma verticistico. Basta colonnelli leggiamo, mentre a noi pare che, seppure di meno, sempre di colonnelli si tratta. E la base? Dicono che questa verrà dopo! Qualcuno si è dimenticato che i processi democratici partono dal basso e non viceversa. Anche perché nello Statuto del movimento (ormai decaduto per la scomparsa dei membri fondatori) nulla legittima chicchessia a dettar legge o, peggio, a creare sistemi gestionali. Che alla Lega occorra un direttivo sembra ormai acquisito, ma che questo direttivo si formi senza alcuna legittimazione (...) ci riporta indietro agli anni 40. Senza dimenticare che la Lega è figlia del Mattino della domenica e non dei colonnelli”.
Insomma a Braga non piace l’idea di un “comitato ombra” (che dovrebbe essere formato da Norman Gobbi, Boris Bignasca, Michele Foletti e Roberta Pantani, ndr). La Lega, conclude Braga, “unica entità politica a disporre in Ticino di un domenicale (sempre meno letto e apprezzato) è stata “capace” di ridursi in pochi mesi al non eclatante risultato che tutti conosciamo. Intanto in diverse sezioni c’è chi si attiva per defezioni, scissioni e abbandoni. Chi deve capire, forse capirà”.