POLITICA E POTERE
Chi non aveva votato quattro anni fa ha scelto Verdi o UDC. E molti ex leghisti hanno hanno optato per la scheda senza intestazione
Uno studio dell’Osservatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna analizza i flussi di voti fra partiti alle cantonali 2019. Una conclusione è che la professione è tornata a essere una discriminante importante

BELLINZONA – Quali partiti sono riusciti a “rubare” voti ad altri? Chi è stato in grado di intercettare il maggior numero di giovanissimi, magari al voto per la prima volta? Che forze hanno catturato l’interesse delle donne? A queste e altre domande ha provato a rispondere uno studio dell’Osservatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna, sulla base di due indagini svolte presso un campione rappresentativo di cittadini nei giorni successivi alle elezioni cantonali del 2015 e del 2019.

PLR, PPD, PS e Lega, sostanzialmente, perdono perché non sono riusciti a catturare il voto di persone che quattro anni prima non avevano votato, sia perché si erano astenute sia perché erano troppo giovani. “UDC e Verdi, ossia i partiti che conquistano nuovi sostegni, confermano invece la loro capacità, come già nel 2015, di attrarre nuovi elettori e di raccogliere l’appoggio di elettori dei partiti maggiori. Nel 2019, quasi la metà della forza elettorale dell’UDC è dovuta a votanti che quattro anni prima avevano sostenuto PLR e Lega, con un aumento netto di attrattività nei confronti soprattutto dei votanti PLR rispetto al 2015”, si legge nel comunicato. 

Dunque, i democentristi hanno preso molti voti dall’area liberale, oltre che alla Lega (in questo caso, uno spostamento sull’asse di destra). Addirittura, circa il 15% dei votanti Verdi non avevano votato 4 anni prima, così come il 17%, quota altissima, fra chi ha scelto l’UDC. Il 21% di chi non si era recato alle urne ed ora lo ha fatto, ha scelto altre forze, vedesi MPS, Verdi Liberali e PC.

Per quanto concerne la Lega, va sottolineato come molte persone che nel 2015 l’avevano votata ora hanno optato per la scheda senza intestazione.

I Verdi, tra i vincitori delle elezioni, ha “portato via” molti voti al PS. Hanno catalizzato anche il voto dei giovani, mentre UDC e PLR hanno tanti votanti dai 66 anni in più. A sorpresa, le donne votano PS, Verdi ma anche PPD, mentre snobbano Lega e UDC. Nel PLR, elettori equamente suddivisi fra i due sessi.

Altro dettaglio: “i titolari di un apprendistato o di un diploma di una scuola professionale continuano a costituire una parte importante dell’elettorato della Lega mentre i Verdi confermano una forte presenza della formazione universitaria”. Diminuiscono i laureati che votano PS, mentre aumenta chi ha svolto un apprendistato o una scuola professionale; percorso inverso per il PPD. Chi ha una formazione professionale vota spesso PLR.

Cosa significa ciò? “L’analisi mostra come la professione sia tornata ad essere una discriminante più importante tra i diversi elettorati dei partiti ticinesi”: per esempio, pochi lavoratori indipendenti votano PS (ma diminuiscono anche i dipendenti, che nel 2015 erano il gruppo più importante), mentre sono molti sono i pensionati. Gli over 66 votano molto anche PPD, che non attira impiegati e operai. Lega e UDC per contro sono rappresentati più trasversalmente da tutti i gruppi sociali.

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