Il Partito Socialista passa al contrattacco e replica alle bordate di Giuseppe Cotti: "Noi agitiamo fango? Verissimo. Lo solleviamo dal fondo per smascherare l'ipocrisia borghese"
LOCARNO – La polemica sull'Asilo Nido a Locarno continua. Dopo le bordate di Giuseppe Cotti a socialisti e comunisti (vedi articoli suggeriti), il PS passa al contrattacco. "Le nostre recenti affermazioni – si legge in una presa di posizione – sulle differenze di rette tra il Nido comunale e i nidi privati hanno suscitato le reazioni di Cotti sui social e della Fondazione Zerosedici sui giornali: il primo ci ha accusato di agitare fango e la seconda di distorcere i fatti con informazioni infondate".
"Cotti – continua la nota – accusa il PS e i comunisti di agitare fango. Verissimo. Lo solleviamo dal fondo, più che agitarlo, per smascherare l'ipocrisia borghese, che si scopre sociale solamente sotto elezioni, per poi tornare dormiente come una carpa in un laghetto. Ricordiamo che la soluzione pubblico-privato che si prospettava a Locarno (Nido comunale nel complesso intergenerazionale Per Sempre) era assai interessanti per le sinergie che ne sarebbero scaturite a favore delle famiglie locarnesi".
E ancora: "Ora, dopo il no della maggioranza del Municipio e della Commissione della gestione, la struttura è tutta privata e, non certo per merito della mozione che chiedeva tutt'altro, i Locarnesi pagheranno una retta più cara per collocare i loro figli al Nido".
"Fa– continuano i socialisti – tra l’altro sorridere se pensiamo a quanto, nell’ultima seduta di consiglio comunale, tutti abbiano elogiato il Nido pubblico, un plauso inutile e fuori tempo ormai. Al rigurado Cotti scrive: "La questione se sia meglio creare un asilo nido privato (i cui utenti possono beneficiare di sussidi per le rette) o ampliare quello pubblico è tutto sommato secondaria, perchè ai cittadini importa solo che i servizi ci siano e siano di qualità — ed è l’unica cosa che mi interessa come municipale." Facendo eco al comunicato della Fondazione Zerosedici affidato ai giornali dove si legge: “È necessario smentire l’affermauzione che un nido comunale è più economico per le famiglie. Prendendo in considerazione gli aiuti soggettivi entrati in vigore lo scorso 2018/19 queste affermazioni non hanno nessuna fondatezza"".
"Resta che il tariffario aggiornato dei nidi della Fondazione Zerosedici indicano una tariffa mensile di fr. 1’200 per un bimbo, mentre una famiglia che ha un reddito lordo non superiore a fr. 4’700 al mese beneficia, al Nido comunale, di una tariffa di fr. 540. Tolti i vari aiuti soggettivi, alla prima famiglia resta da pagare una retta di fr. 736, mentre al Nido comunale sarebbe di fr. 261. La differenza a carico della famiglia è di fr. 475 al mese, differenza destinata a diminuire man mano che il reddito aumenta, ma a crescere di nuovo se vi sono più fratelli ed è proporzionalmente maggiore in caso di permanenze ridotte.
No, la differenza tra pubblico e privato nell’ambito dei nidi non è una questione secondaria né ideologica. Il pubblico siamo noi, ne abbiamo il controllo e i dipendenti sono trattati secondo i contratti del settore pubblico e costantemente formati. Inoltre le rette per le famiglie sono meno care. Punto. Tutto il resto sì, è campagna elettorale".