La destra ticinese cannoneggia contro l'incontro tra Cassis e Di Maio avvenuto stamane a Ligornetto. Ad accendere le polveri il presidente del Governo Gobbi....
LUGANO - Il bilaterale svoltosi stamane in Ticino tra il Consigliere Federale Ignazio Cassis e il ministro degli esteri Luigi Di Maio, ha suscitato la protesta della destra cantonale. Diversi esponenti di Lega e UDC hanno infatti criticato l’esito del vertice. In particolare per l’ennesimo “nulla di fatto” sul nuovo accordo fiscale dei frontalieri.
Ad accendere le polveri è stato il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi: “Purtroppo - ancora una volta - nulla di fatto. Siamo delusi”, ha scritto su Facebook il ministro leghista. A fargli eco il collega di partito e Consigliere Nazionale Lorenzo Quadri che, sempre tramite social, ha esternato il suo dissenso verso il summit, definito “l'ennesima pantomima, inutile e stucchevole"
“Semplicemente penoso - ha scritto Quadri - ma non ci si poteva aspettare altro. Che il PLR Cassis ringrazi Di Maio per i frontalieri del settore sanitario è grottesco. Sicuramente questi frontalieri sarebbero stati entusiasti di venire precettati per lavorare in Italia a paghe italiane: come no! E i ringraziamenti del Belpaese per il fatto che il Ticino dà da mangiare, a scapito dei propri abitanti, a centinaia di migliaia di italiani (frontalieri, padroncini e le rispettive famiglie), quando arrivano? Lo stucchevole ritornello dell'amicizia tra Svizzera ed Italia non si può più ascoltare. Questa è amicizia a senso unico”.
“Avanti con la disdetta della convenzione del 1974 e con il blocco dei ristorni! Fine giugno (termine per il versamento) è vicina! O vuoi vedere che questa ennesima pantomima serviva proprio a scongiurare tale eventualità, intortando gli svizzerotti con profferte pelose di amicizia eterna? Per citare una celebre scultura di Vincenzo Vela: più "Desolazione" di così…”, ha concluso Quadri con riferimento al museo di Ligornetto luogo dell’incontro tra i due ministri.
Anche dal fronte UDC non sono mancate le bordate. “Tanto vla bla bla e zero sostanza”, ha scritto il presidente Piero Marchesi.
“L’incontro odierno tra i Ministri degli esteri Cassis e Di Maio - ha aggiunto - oltre a tante belle parole di circostanza, produce ben poco di concreto. Bravo Norman Gobbi per aver chiaramente detto quello che bisognava dire. L’accordo fiscale con l’Italia giace nei cassetti a Roma da oramai 4 anni e lo rimarrà, temo, ancora per molto”.
Lapidario il tweet di Marco Chiesa: “Caro Luigi, ti voglio proprio deludere, io resto in Svizzera e nel Canton Ticino per le mie vacanze. Abbiamo natura e località stupende!”, ha scritto il senatore democentrista in risposta all’invito rivolto da Di Maio ai cittadini svizzeri a recarsi in Italia per le ferie.