Il partito sottolinea come, se le elezioni si fossero svolte, Salvioni non sarebbe più in Municipio: “È per senso del dovere che ha deciso di rimanere al timone della nave anche nel momento della bufera del Coronavirus. Lo ringraziamo"
LOCARNO – Non è stato un fulmine a ciel sereno e il partito lascerà decidere in piena autonomia al primo subentrante Andrea Giudici cosa fare. A poche ore dalla notizia, trapelata ieri, delle dimissioni di Niccolò Salvioni dal Municipio di Locarno, la sezione liberale cittadina vuole rassicurare simpatizzanti e cittadini elettori.
“Nessun “cataclisma elettorale” né “ansia”. Semplicemente la Legge fa il suo corso e le conseguenze dell’abbandono di Salvioni sono quelle da essa previste: se un municipale rinuncia alla sua carica, viene sostituito dal primo subentrante; se anch’esso rinuncia, gli succede il secondo subentrante e così via. A scegliere i subentranti non è il partito, ma la volontà degli elettori”, spiega una nota. “Per cui la successione di Andrea Giudici (primo subentrante) o di Simone Merlini (secondo subentrante) è solo la conseguenza di come hanno votato i cittadini di Locarno”
“Cataclismi” quali i terremoti si caratterizzano per l’impossibilità di essere previsti”, prosegue il PLR, spiegando che non era questo il caso, dato che Salvioni aveva deciso di non ricandidarsi e dunque, se le elezioni si fossero svolte, non sarebbe già più a Palazzo Marcacci. “È per senso del dovere che ha deciso di rimanere al timone della nave anche nel momento della bufera del Coronavirus. Il PLR lo ringrazia pubblicamente: sarebbe stato molto più facile passare la mano allora, liberandosi di un fardello di lavoro e responsabilità non usuali. Ora, passata la mareggiata e venendogli a mancare più di una collaboratrice per congedo maternità, è più che comprensibile che abbia deciso di passare la mano”, così il partito loda Salvioni
“Non si capisce perché sorprendersi, a meno di non aver mai avuto un’esperienza lavorativa e sapere cosa significhi lavorare a ranghi ridotti. Niccolò Salvioni è politico ed avvocato serio e responsabile, non aggrappato ai “cadreghini” e non disposto a rischiare di far male né il municipale né l’avvocato. In questo semmai c’è da sorprendersi, visto il persistere del vezzo di taluni ad aggiungere carica a carica e prebende a prebende”, si prosegue, con punzecchiature dunque a colleghi.
Chi lo sostituirà? Giudici, si sa, non è fra i nomi di punta del PLR e non si era ricandidato per la nuova legislatura, ma il PLR spiega che toccherà a lui decidere se vorrà fare il municipale per pochi mesi. Salvioni era stato chiaro, chiedendo che al suo posto sieda qualcuno su cui il partito potrà contare anche in futuro, ovvero il secondo subentrante, Simone Merlini, per il partito “un ottimo candidato, cosi come tutti gli altri sei che figureranno sulla lista per il Municipio, rappresentando le diverse sensibilità del partito. La strategia del PLR, oggi come sempre, è quella non tanto di favorire questo o quel candidato, ma di creare una lista forte, di candidati preparati e motivati, pronti a sfidarsi rispettandosi l’un l’altro, dando la possibilità agli elettori di scegliere chi più li convince”.