Il presidente del PPD con un'interrogazione torna sul tema degli abusi e nel testo parla ancora del no alla CPI: "Così resteranno dei dubbi"
BELLINZONA – Il no alla Commissione di Inchiesta Parlamentare sul caso di abusi al DSS non è ancora andata giù a Fiorenzo Dadò. L’aveva richiamata, per esempio, sui suoi social commentando quanto emerso sul caso del responsabile della stazione di benzina arrestato nei giorni scorsi.
E oggi torna sul tema con un’interrogazione, in cui non risparmia frecciate a chi ha votato no. Precisa come nei compiti della CPI ci sarebbero stati quello di “verifica delle eventuali responsabilità politiche e operative dell’allora Consiglio di Stato, dei funzionari dirigenti e dei servizi competenti coinvolti a vario titolo nella gestione del caso” e di “verifica di eventuali azioni od omissioni non conformi alle prescrizioni legali, alla prassi o alle direttive interne, nonché una valutazione delle stesse”, a cui il Gran Consiglio non ha dato seguito, nonostante le scuse dei Giudice Villa alle vittime durante l’ormai famoso processo.
“La scelta della maggioranza di non voler conoscere e accertare i fatti e quindi di non ritenere importante avere tutti gli elementi per una valutazione, avrà giocoforza degli effetti indesiderati, ossia il perpetuarsi dei sospetti nei confronti dell’operato di alcuni funzionari coinvolti (ai quali il Gran Consiglio ha deciso di non dare la possibilità di spiegarsi) oltre che una grave lacuna conoscitiva che potrebbe creare difficoltà nel dar seguito anche al punto 3 (che noi riteniamo comunque indispensabile), ossia alla valutazione generale delle direttive e prassi attualmente in vigore e di eventuali proposte di adeguamento per rafforzare la tutela da abusi e molestie”, prosegue il presidente del PPD.
Che dunque, oltre ad aver chiesto con una mozione “di indire un audit esterno indipendente che operi una valutazione generale delle direttive e della prassi attualmente in vigore nel Cantone, e offra eventuali proposte di adeguamento per rafforzare la tutela delle persone da abusi e molestie”, pone alcune domande:
“Quanto investe annualmente e direttamente il Cantone per progetti di sensibilizzazione e prevenzione degli abusi sessuali su adulti e minori (si intendono prevenzione primaria e prevenzione della recidiva)?
In quale campo (con relativi dettagli della spesa complessiva)?”