Le ha raccolte il Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone. "Lasciate lavorare il DT su due progetti importantissimi. Dai 'soliti noti' mere opposizioni strumentali"
BELLINZONA - È avvenuta oggi a Bellinzona, alla presenza del Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali e del Cancelliere del Cantone Ticino, Arnoldo Coduri, la consegna di 3’394 firme (di cui 2987 cartacee e 407 digitali) raccolte dal Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone a sostegno dei progetti di Circonvallazione Agno-Bioggio e di Rete tram-treno del Luganese.
"I due piani, fondamentali per la viabilità di tutta la regione, negli ultimi anni sono stati oggetto di una spinta decisiva grazie al lavoro del Consigliere di Stato Claudio Zali e del suo Dipartimento. Gli stessi godono del pieno appoggio della Conferenza dei Sindaci del Malcantone che finalmente ha un referente che vuole fare e trovare soluzioni nell’interesse degli oltre 35’000 residenti del Malcantone e Basso Vedeggio, e favorire uno sviluppo territoriale di tutto il Luganese", si legge nella nota del Comitato della conferenza dei Sindaci del Malcantone.
Tuttavia, alcune prese di posizione critiche degli ultimi tempi, i cui autori risultano essere i “soliti noti”, non sono altro che mere opposizioni strumentali che arrischiano di dilatare i tempi di realizzazione di entrambi i progetti, con un conseguente enorme danno nei confronti di tutti i cittadini della regione. Questi ultimi, rappresentati dai Sindaci del Malcantone, e in particolare dal suo Presidente Giovanni Cossi, chiedono che questi progetti possano procedere in maniera celere, senza più ulteriori intoppi.
"Il Malcantone ha passato troppi anni a discutere di progetti e varianti; adesso che gli stessi hanno seguito l’iter democratico a partire dal basso - con l’approvazione da parte dei Consigli comunali, dei Municipi, del Consiglio di Stato, del Gran Consiglio e delle Camere Federali (che ne garantiscono i finanziamenti) - sarebbe ora di finirla con questi atteggiamenti che altro non fanno che mettere in cattiva luce il Canton Ticino a Berna e lasciare i Malcantonesi nel totale marasma, e permettere, invece, al Dipartimento del territorio di portare avanti questi importanti progetti, nell’interesse della collettività", sostengono i promotori dell'iniziativa.