Ghisletta e cofirmatari vogliono far luce sul fatto che pare sia stata la Polizia a decidere la demolizione, sul coinvolgimento nella scelta di soli cinque municipali e sul rispetto delle legge edilizia
LUGANO - Raoul Ghisletta chiede l'intervento degli Enti Locali per capire se i fatti legati alla demolizione dell'ex Macello si siano svolti in modo coretto.
In particolare, sono tre i punti su cui dubita.
In primis, la "richiesta di attivarsi per la demolizione dell’ex Macello da parte della polizia di Lugano precedente ad una decisione municipale (...). Chiedo alla Sezione enti locali di accertare se tale piano di demolizione della Polizia era noto a uno a o più Municipali e in tal caso se questo fatto rispetta la Legge organica comunale, segnatamente il principio basilare sancito
dall’articolo 80 cpv. 1: “Il Municipio esplica funzioni esecutive, dirigendo collegialmente gli affari comunali in base alle competenze previste dalla legge".
Poi, torna sul fatto che solamente cinque municipali su sette sarebbero stati interpellati (a non essere chiamati, Zanini Barzaghi e Badaracco, che alla RSI ha comunque detto, dopo la seduta municipale di ieri sul tema: "Non siamo spaccati. Ci siamo chiariti vicendevolmente, ognuno ha detto le sue in maniera anche aperta, anche sentita, emozionale. Ognuno ha avuto modo di spiegarsi in maniera che si possa subito ripartire...").
Ghisletta chiede "alla Sezione enti locali di accertare se questa decisione d’urgenza, fatta coinvolgendo cinque municipali su sette, rispetta la Legge organica comunale, segnatamente il principio basilare sancito dall’articolo 80 cpv. 1: “Il Municipio esplica funzioni esecutive, dirigendo collegialmente gli affari comunali in base alle competenze previste dalla legge.”
Infine, la questione della legge edilizia e della possibile presenza di amianto. "Chiedo alla Sezione enti locali di accertare se la decisione di demolizione in urgenza rispetta la Legge organica comunale e la Legge edilizia: la domanda è evidentemente se la demolizione rientra sotto i casi urgenti dell’art. 121 LOC o se si è trattata di una forzatura ideologica che getta sconcerto tra la cittadinanza e nelle istituzioni locali. Chiedo anche alla Sezione enti locali di accertare quali Dicasteri e Divisioni sono stati coinvolti nella decisione di demolizione in urgenza: segnatamente il mancato coinvolgimento dei funzionari del Dicastero immobili di Lugano, competente per la Gestione e manutenzione immobili - Edilizia pubblica della Città di Lugano (e cognito delle norme della Legge edilizia), è stato un atto illegale e temerario, che ha
potenzialmente messo in pericolo la salute degli operai e degli abitanti del quartiere dove è sito l’ex Macello?".
A firmare assieme a Ghisletta l'istanza di intervento ci sono Stefano Araujo (responsabile sezione PC Lugano), Edoardo Cappelletti (consigliere comunale PC Lugano), Mattea David (consigliera comunale PS Lugano), Dario Petrini (consigliere comunale PS Lugano), Nina Pusterla (vicepresidente PS Lugano), Marilena Ranzi-Antognoli, Sergio Roic, Filippo Zanetti, Carlo Zoppi (consigliere comunale PS Lugano).
Raoul Ghisletta termina con un auspicio: "Chiedo che la Sezione enti locali faccia al più presto piena luce sulla legalità/illegalità dei processi decisionali e amministrativi della Città di Lugano
nella demolizione dell’ex Macello, ritenuto che la vicenda sta suscitando forti emozioni e tensioni nella cittadinanza e nelle istituzioni politiche locali. Occorre fare chiarezza anche per porre un freno alla perdita di credibilità dell’esecutivo del Comune di Lugano e al danno d’immagine subito dalla Città di Lugano con la demolizione inconsulta e repentina dell’ex Macello".