La contrarietà non è sulla parte sportiva bensì su quella commerciale, basata su uffici e alloggi, aggiunta dopo. "Il Municipio ha pagato la sua inesperienza, ma ora si svicoli da HRS Real Estate"
LUGANO - Si è presentato a Lugano un secondo comitato contrario al Polo Sportivo e degli Eventi. Presenti alla conferenza stampa il consigliere comunale PLR Fulvio Pelli, Tamara Merlo (consigliera comunale di Più Donne), l’ex capogruppo PS Martino Rossi, Maria Clara Magni (che rappresenta ATA, STAN e Cittadini per il territorio del Luganese) e Danilo Baratti (portavoce dei Verdi di Lugano).
La loro perplessità maggiore riguarda la scelta di un finanziamento ripartito tra pubblico e privato, che porterebbe eccessive concessioni, anche di tipo edificatore, ai privati. "Essi faranno un affarone, mentre la Città si dovrà accontentare di avere a un costo esagerato uno stadio di lusso e un palazzetto dello sport", ha detto Fulvio Pelli, mentre a suo dire con 120 milioni al massimo si potrebbero avere le strutture sportive.
Non è vero, hanno affermato i contrari, che in caso di bocciatura si fermerebbe tutto. Esisteva infatti un progetto che prevedeva la conservazione della tribuna principale, della pista d’atletica e del campo, col nuovo stadio realizzato a fianco, ha sottolineato Martino Rossi. Gli edifici commerciali che non convincono sono stati aggiunti dopo.
Dunque, per il gruppo, il Municipio ha pagato la sua inesperienza, ma ora dovrebbe proseguire senza la partnership con HRS Real Estate e costruire da solo, facendosi finanziare dalle banche, lo stadio e il palazzetto.
"Vogliamo che un centro sportivo sfrutti tutto lo spazio pubblico per lo sport. Non c’è nessuna necessità di costruire alloggi e uffici a Cornaredo", ha incalzato Maria Clara Magni, portando avanti le rivendicazioni delle associazioni ambientaliste.