Sarà uno degli oggetti in votazione il 13 febbraio, permetterebbe di rafforzare i mezzi di informazione locali e regionali che assicurano al Ticino e alla Svizzera italiana la pluralità di voci necessaria al buon funzionamento della democrazia
BELLINZONA - In vista della votazione federale del 13 febbraio 2022, il Consiglio di Stato invita la popolazione ticinese a sostenere il pacchetto di misure a favore dei media. Il progetto approvato da Consiglio federale e Parlamento – sottoposto a referendum – permetterebbe infatti di rafforzare i mezzi di informazione locali e regionali, che accanto all’essenziale ruolo dell’emittente pubblica assicurano al Ticino e alla Svizzera italiana la pluralità di voci necessaria al buon funzionamento della democrazia diretta.
Considerata l’importanza che l’oggetto posto in votazione il prossimo 13 febbraio ha per il nostro Cantone, il Consiglio di Stato esprime l’invito alle cittadine e cittadini ticinesi a votare «Sì» alla modifica della Legge federale del 18 giugno 2021 che prevede un pacchetto di misure a favore dei media.
Con questo intervento, il Consiglio federale e il Parlamento intendono rafforzare i media locali e regionali. Concretamente, la Confederazione aumenterà il proprio impegno per ridurre il costo di distribuzione di giornali in abbonamento, promuoverà i media online e concederà un sostegno più cospicuo alle emittenti radiofoniche locali e televisive regionali. Va sottolineato che queste sovvenzioni saranno concesse unicamente ai media che si impegneranno a rivolgersi prevalentemente a un pubblico svizzero e a trattare argomenti di interesse pubblico in ambito di politica, economia e società.
Il Consiglio di Stato ticinese sostiene questa modifica di legge, nella convinzione che si tratti di un intervento giustificato per assicurare al sistema dei media la necessaria pluralità di voci, che – accanto all’essenziale ruolo dell’emittente pubblica – contribuiscono al buon funzionamento della nostra democrazia diretta. Il progetto assume una rilevanza particolare per il Ticino – e per l’intera Svizzera italiana – perché permetterebbe di rafforzare realtà commerciali che attualmente soffrono, a causa dell’esiguità numerica del loro pubblico di riferimento, e che grazie alle nuove sovvenzioni potranno garantirsi un futuro a lungo termine.