ll presidente dell'UDC chiede di "agire immediatamente per evitare conseguenze devastanti per la Svizzera"
BERNA – Il presidente dell’Unione democratica di centro (Udc) Marco Chiesa ha messo nuovamente in guardia da una “catastrofe energetica”. "Il Consiglio federale deve agire subito per evitare una situazione di penuria con conseguenze devastanti per la Svizzera". Lo scorso mese di ottobre, l’allora presidente della Confederazione Guy Parmelin aveva avvertito che nel 2025 la Svizzera potrebbe non disporre di energia sufficiente, dovendo imporre dei razionamenti alla società e all’economia.
Una situazione che preoccupa molti, anche nella politica federale. Davanti ai delegati dell’Udc riuniti a Reconvilier (BE), il presidente del primo partito svizzero Marco Chiesa si è rivolto alla direttrice del Datec Simonetta Sommaruga, invitandola a “finalmente fare il proprio lavoro”: “Continuare a rinnegare la realtà e costruire castelli in aria in materia di politica energetica è fatale e irresponsabile”.
Chiesa auspica che il Governo nomini "al più presto un generale per la crisi energetica con il compito di elaborare soluzioni entro l'estate".