L'economista: "Pronta a sottopormi al giudizio del congresso sia che la direzione mi proponga che no". E gela l'alleanza con i Verdi
MELIDE - “Sì”. Risponde senza esitazione Amalia Mirante quando gli viene chiesto se intende candidarsi al Consiglio di Stato. L’economista ha illustrato le sue aspirazioni politiche nel corso della puntata di “Detto tra noi XL” in onda ieri sera su TeleTicino, aggiungendo una serie di dichiarazioni che non mancheranno di far discutere (per rivedere la puntata clicca qui).
Cominciamo dalla candidatura, però. “Chiederò la fiducia al congresso del Partito Socialista per poter essere sulla lista del Consiglio di Stato”, ha detto Mirante. Una sottolineatura importante, quella del congresso, poiché l’economista porterà la sua candidatura davanti ai delegati in ogni caso, sia che la Commissione Cerca e la Direzione la propongano, sia che no. “Non credo che il mio nome non sarà proposto….ma se non dovessi figurare sulla lista chiederò al congresso la fiducia”.
Neppure un eventuale di ricandidatura di Manuele Bertoli, la farebbe desistere: “La ricandidatura di Bertoli non è una discriminante. Eventualmente passerà anche quella al congresso. È una sua decisione personale sulla quale non mi esprimo”.
Mirante si è per contro dimostrata piuttosto fredda sul tema di una lista unica con i Verdi. “Le alleanze - ha detto - bisognerebbe farle sui contenuti. Io finora non ne ho sentiti molti, magari arriveranno. L’obbiettivo per il PS è confermare il seggio. E quindi un’eventuale alleanza dovrebbe partire da questo punto”.
“Io lavoro con i numeri - ha aggiunto l'economista su questo tema - e in questo momento storico non c’è la possibilità di un raddoppio per l’area rossoverde. E sempre tornando ai numeri bisognerebbe rispettare la forza delle parti in campo. I dati di tre anni fa ci dicono che quattro voti su cinque arrivano dal PS. La lista rossoverde dovrebbe rispettare queste proporzioni”. Quindi 4 socialisti e un verde.
Del tutto da bocciare, quindi, l’ipotesi che circola con forza negli ultimi giorni di una lista 2(PS)-2(Verdi)-1(PC): “Mi sembra abbastanza fantapolitica e credo di rappresentare il pensiero di tanti socialisti”.
Particolarmente significative, infine, anche le dichiarazioni sullo scottante tema dei livelli scolastici. Mirante, che è docente alla SUPSI, si è mostrata scettica sul superamento di questo strumento: “Sono favorevole a delle modifiche, ma sempre nell’ottica di un insegnamento differenziato in funzione delle capacità di apprendimento dei ragazzi. È il massimo che può fare la scuola, occuparsi di queste differenze con l’obbiettivo di valorizzarle. Non è mettendo tutti insieme, fingendo che tutti vanno alla stessa velocità, che risolviamo i problemi. Anzi ne creiamo”.