Il capogruppo dell'UDC commenta il lunedì nero dei mercati: ieri in Europa bruciati 201 miliardi
LUGANO - I venti di guerra tra Russia e Ucraina hanno prodotto un bilancio molto pesante su tutte le Borse europee. Lunedì, l’indice Stoxx 600 che raggruppa i 600 titoli maggiori del Vecchio continente, ha perso l’1,9% finale, che si traduce in 201 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.
Tutti i mercati azionari del Vecchio continente si sono arrestati in terreno chiaramente negativo: Madrid ha chiuso con un calo del 2,5%, Parigi del 2,2%, Francoforte di due punti percentuali. In ribasso dell'1,7% finale sia Amsterdam sia Londra. Zurigo, infine, ha chiuso con 1,68%.
Il capogruppo dell’UDC Sergio Morisoli ha commentato sui social network la giornata nera delle borse: “E se invece dell’Ucraina qualcuno o più di uno stesse invadendo le borse per arraffarsi una montagna di cose buone ai saldi? E se l’escalation militare fosse un diversivo per agire in tranquillità e selezionare meglio cosa prendere? In fondo il Covid ha finito l’effetto sui mercati, e i mercati calmi e piatti non servono a nessuno. Qualcuno li deve sempre muovere…”