Il sindaco di Lugano risponde al collega di Municipio a proposito della possibilità di annullare la conferenza sull'Ucraina
LUGANO - “Lorenzo ne parli con Cassis, visto che è a Berna”. Michele Foletti se la cava con una battuta quando lo contattiamo per chiedergli un reazione circa la presa di posizione del suo collega di municipio e di movimento, sulla conferenza sull’Ucraina in agenda a Lugano il 4 e 5 luglio (leggi qui). Conferenza a cui dovrebbe prendere parte il presidente Volodymir Zelensky, oltre a diversi leader europei.
Un evento da annullare secondo Quadri per motivi economici ma anche politici: “La conferenza sull’Ucraina a Lugano - ha scritto il municipale sul foglio leghista - era stata programmata molti mesi prima che scoppiasse il conflitto. Adesso, come tutti hanno sottolineato, le carte in tavola sono radicalmente cambiate.Pertanto, il summit luganese si trasformerà in un evento di santificazione dell’Ucraina e di demonizzazione della Russia. Un esercizio che un Paese neutrale non si può permettere
Sindaco Foletti, le è dispiaciuto leggere le parole di Quadri domenica?
“No, non mi è dispiaciuto. Certo queste parole e la prima pagina del Mattino non aiutano a far passare un messaggio positivo alla popolazione”.
Sempre convinto dell’opportunità di ospitare a Lugano questa conferenza?
“Certo, per Lugano è un opportunità e annullarla non sarebbe opportuno”
Da quando è stata programmata ad oggi le carte in tavola però sono effettivamente cambiate. La possibile sfilata dei principali leader europei a Lugano con Zelensky, potrebbe effettivamente assomigliare a una riunione della Nato in un Paese che non ne fa parte, oltre ad essere neutrale.
“Le delegazioni dei vari Paesi erano già previste. Da questo punto di vista non vedo un problema. Parteciperanno alla conferenza le nazioni disponibili a dare una mano alla ricostruzione dell’Ucraina. Mi pare un obbiettivo lodevole e di pace. Se la città di Lugano può dare una mano in questo senso, non vedo davvero che cosa ci sia di male”.
Ma Quadri contesta anche questo. Che Zelensky venga a batter cassa…
“Di sicuro non inciderà sulle finanze di Lugano…(ride)”
A proposito di finanze: quanto costerà al contribuente luganese questa conferenza?
“Al momento a noi non costa niente. Mettiamo a disposizione gratuitamente il Palazzo di Congressi per una quota e poi fattureremo. Per quanto riguarda i costi di polizia stiamo ancora discutendo con il Cantone”.
E il disagio per i cittadini?
“Questo è sicuramente un tema. Cercheremo di limitarlo al massimo”.
Scusi sindaco, ma davvero arriveranno a Lugano anche Johnson, Draghi, Macron, Scholz e così via?
“Non si sa…da quel che ho capito la Confederazione non ha ancora fatto gli inviti ufficiali. Stanno monitorando la situazione”.
AELLE