Il consigliere nazionale: "A rischio ci sono molte attività economiche, posti di lavoro e indotti correlati al settore"
BERNA – "Il taglio delle accise sui carburanti in Italia sta mettendo in ginocchio il settore nel Canton Ticino. I volumi di carburanti venduti tra Lugano e Chiasso hanno subito riduzioni, in molti casi, fino al 90%". Inizia così l'interpellanza che il consigliere nazionale Piero Marchesi ha inoltrato oggi al Governo.
"Di fatto – scrive – il Governo italiano, in pochi giorni ha deciso la riduzione delle tasse sui carburanti e fornito una risposta ai suoi cittadini. I commercianti ticinesi, invece, aspettano oramai da mesi un'azione concreta da parte del Consiglio federale. A rischio molte attività economiche, posti di lavoro e indotti correlati al settore della vendita di carburanti. A fronte dell'importante differenziale di prezzo tra Italia e Ticino, molti ticinesi si recano oltre confine per fare rifornimento. Questa mancanza di domanda, aggiunta all'annullamento di quella dei lavoratori frontalieri, che solitamente si riforniscono in Ticino, ha provocato l'arresto dei consumi".
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Consiglio Federale:
1. Intende agire per cercare di dare una risposta a questo settore nelle zone di confine con l'Italia, in particolare al Ticino?
2. Se sì, con che misure concrete e con che tempistiche?