Ha preso da poco in mano il Docastero della sicurezza e deve gestire la non semplice situazione della Polizia. Spiega come si stia lavorando per capire cosa è succeso ma al contempo chiede (anche alla politica) di lasciar lavorare il corpo con sereni
LOCARNO - Basta polemiche gratuite e accuse incrociate, si lavori per il bene della PolCom. Questo è l'appello del nuovo responsabile del Dicastero Sicurezza Davide Giovannacci, che dopo il cambio di dicasteri in seno al Municipio di Locarno si trova a dover gestire il corpo di polizia locale, che ha mostrato di avere diversi problemi pregressi.
Si parte infatti dal licenziamento di un agente per complimenti ben poco carini verso una collega della amministrazione comunale, senza scordare l'indagine per un festino a base di cocaina che ha coinvolto cinque poliziotti, poi terminato con un decreto di abbandono. Nel mentre, il Municipio, conscio del clima difficile, aveva incontrato gli agenti chiedendo rispetto, prima del passaggio del Dicastero a Giovannacci. Con lui aveva subito chiesto un incontro OCST, che segue da vicino la situazione. Nei giorni scorsi, infine, sono emersi altri due casi, quelli di un agente che ha messo online su Instagram delle immagini della videosorveglianza e di un collega che si assentava per incontri galanti durante l'orario di lavoro e con l'auto di servizio.
"Leggendo i giornali sembra quasi che a Palazzo Marcacci regni la confusione, ma la verità è che in tema di sicurezza abbiamo adottato solo decisioni unanimi, il che non è male per un Municipio in cui sono rappresentati ben cinque partiti diversi", ha detto il Municipale al Corriere del Ticino, chiedendo a tutti di mettersi al lavoro per il bene del corpo.
La PolCom al momento è priva di comandante, perché Dimitri Bossalini ha deciso di andare in pensione, non senza polemiche. La scelta del suo successore sarà oltremodo importante, visto il periodo complicato. Per ora, la gestione sarà garantita dal vicecomandante e dai consulenti dell’agenzia IQ center mentre il Municipio continuerà a "raccogliere informazioni sulla situazione, e – non appena avremo un quadro completo – convocheremo una riunione di Corpo per comunicare l’esito delle verifiche e i prossimi passi".
Insomma, non si farà finta di niente e se salteranno fuori altri scheletri nell'armadio li si affronterà, ma Giovannacci vuole smorzare i toni: "I fatti ai quali si riferisce non vanno minimizzati ma occorre anche analizzarli con ragionevolezza. L’amministrazione comunale è un’azienda di medie dimensioni, il che rende inevitabile che emergano regolarmente problemi, con una minima parte del personale. La sfortuna del nostro corpo di Polizia è che i casi difficili si sono ripetuti in rapida successione. Le recenti decisioni della Magistratura, ad ogni modo, hanno dimostrato che chi denunciava una situazione “fuori controllo” non aveva una visione corretta dei fatti".
Spiega di aver avuto già dei contatti con il sindacato e il rappresentante degli agenti, con esiti positivi. E lui è disponibile per gli agenti: "Voglio che ogni agente sappia di potere contare su di me per essere ascoltato e per trovare insieme soluzioni veloci e pragmatiche ai suoi problemi". Ma al tempo stesso: "D’altra parte, non mi farò problemi a trattare con chi non ha a cuore il bene del Corpo: la cosa migliore è che se ne vada".
Il monito va anche alla politica: "Nonostante il clima difficile, la sicurezza della nostra popolazione è sempre stata garantita, grazie alla professionalità e all’impegno di ogni agente. In cambio di questi sforzi, ora è necessario che la politica permetta loro di lavorare in un contesto contrassegnato da rispetto e serenità, che voglio impegnarmi a garantire".
Riassumendo: i problemi ci sono stati e non intende negarli, anzi si sta approfondendo, ma adesso si lasci che la Polizia, assieme al Municipio, lavori con serenità.