Nelle ultime ore sembrano aumentare le possibiltà che il ministro lasci il DSS. Mentre sulle suppletive per gli Stati…
BELLINZONA - Sono in forte rialzo le quotazioni che prevedono un passaggio di Raffaele De Rosa dal DSS al DECS. Nelle ultime ore pare infatti essersi rafforzata l’ipotesi che lui stesso non ha mai escluso. Va precisato che non si tratta ancora di una decisione definitiva ma una forte tentazione. Almeno così si apprende da indiscrezioni che circolano negli ambienti politici. Domani il nuovo Consiglio di Stato si riunirà per definire la ripartizione dei dipartimenti. Qualora De Rosa decidesse davvero di trasferirsi sarebbe un atto più che sorprendente, anche alla luce dell’ottima votazione del ministro dopo quattro anni alla guida del DSS.
È inusuale, per usare un eufemismo, che un consigliere di Stato cambi dipartimento dopo appena una legislatura. Ancora più sorprendente sarebbe la scelta in quando, se così fosse, il Dipartimento sanità e socialità tornerebbe in mano socialista dopo 12 anni a guida popolare democratica. Il DSS, è logico, sarebbe il dipartimento preferito dalla neo eletta Marina Carobbio che durante la sua esperienza politica a Berna si è molto profilata sui temi sociali e sanitari, essendo tanto più medico. Non va infine sottovalutato che nell’ottica dei risparmi che il Governo dovrà fare, il Partito socialista potrebbe trovarsi in una posizione privilegiata per difendere la socialità dai tagli incassando un importante dividendo politico.
Mentre per quanto riguarda la decisione che il Governo dovrà prendere domani sulle elezioni suppletive, legate alla sostituzione di Carobbio agli Stati, il no alla chiamata alle urne sembra ancora prevalere ma non in modo così granitico come nelle settimane scorse. Il Parlamento frammentato uscito dal voto del week end e i dubbi giuridici circa una mancata convocazione delle elezioni stanno portando i ministri a ulteriori riflessioni per evitare incidenti politici e legali. Si tratta indubbiamente di una decisione difficile che, comunque vada, farà discutere.