Il nuovo voto ha lo scopo di venire incontro al Nazionale, che invece aveva detto no. Servirà una revisione della legge sulle banche per ridurre il rischio che i principali istituti bancari rappresentano per la collettività
BERNA - Il Consiglio degli Stati ribadisce il sui sì alle garanzie statali per la fusione UBS-Credit Suisse, pur mettendo delle condizioni più rigide: lo fa per creare una sorta di ponte verso il Nazionale, che le aveva bocciate.
Va ribadito che il voto della Camera Bassa in realtà è simbolico perchè non può bloccare l'erogazione dei 109 miliardi di franchi. Gli Stati avevano detto sì, ieri il Nazionale aveva invece votato no e il dossier è tornato agli Stati.
Questa mattina c'è stato il nuovo voto, il sì è stato condizionato ad una revisione della legge sulle banche per ridurre drasticamente i rischi che i principali istituti di credito rappresentano per la collettività. In particolare, serviranno misure come un aumento dei fondi propri e un freno ai bonus dei dirigenti, che tanto hanno fatto discutere.
La proposta è passata con 29 sì, 5 no e 7 astenuti. Ora dovrà esprimersi di nuovo il Nazionale.