Il deputato de Il Centro aveva inoltrato un atto parlamentare, accolto dal Gran Consiglio assieme a uno di Moreno Colombo. Ma Berna tira dritto: "Si tratta anzi di una infrastruttura appena sufficiente"
BELLINZONA - La nuova corsia autostradale tra Coldrerio e Balerna, ideata per fare spazio ai Tir incolonnati a ridosso del confine in attesa di sbrigare le pratiche doganali a Brogeda, si farà. L'USTRA non cambia idea, nonostante le richieste arrivate dal Ticino.
A fermare il progetto avevano provato, con un atto parlamentare del 2021, Moreno Colombo, e poi nell'aprile del 2023 con uno di Giorgio Fonio: venivano portate le preoccupazioni del Mendrisiotto per "un ulteriore aggravamento della situazione viaria nel comparto, di per sé già oggi insostenibile". Il Gran Consiglio aveva accolto i timori dei rappresentanti momò, con una rara compattezza. "L’idea di una corsia per i Tir è pessima", aveva detto Colombo, sottolineando come "è raro che da sinistra destra ci sia una tale compattezza per abrogare il progetto. Solo chi non vive il territorio può presentare una soluzione del genere. È importante, quindi, che il parlamento abbia compreso il pensiero della popolazione".
Ma Berna non è stata dello stesso parere. "Pur comprendendo le preoccupazioni espresse dal Gran consiglio ticinese a causa degli evidenti problemi di sicurezza derivanti dalla situazione attuale, dobbiamo purtroppo confermarvi che non è possibile sospendere il progetto in corso", si legge in una missiva dell'USTRA. "Anzi si tratta di una infrastruttura appena sufficiente per accogliere gli autocarri che in quell'istante hanno oltrepassato il Centro di controllo dei veicoli pesanti di Giornico e fino all'organizzazione da parte della Polizia - entro circa un'ora - di aree di stoccaggio alternative".
E cosa si potrà fare adesso? Fonio ha espresso la sua delusione a La Regione: "Resto convinto che questa corsia non farà altro che peggiorare la situazione, non rispettando né il territorio, né la qualità di vita dei cittadini. Fa specie constatare come a fronte di una regione intera che contrasta il progetto e un parlamento unanime che chiede di rivedere la decisione, a livello federale tutto ciò non venga tenuto in considerazione".
Il margine di manovra ora è ridotto. I deputati del Mendrisiotto incontreranno il Municipio di Chiasso per valutare cosa eventualmente si potrà fare. Che tutti siano contrari è assodato: ma all'USTRA non sembra, al momento, importare.