POLITICA E POTERE
"A Berna serve un politico del Mendrisiotto". Ergo, Giorgio Fonio. Le sibilline (ma neanche tanto) dichiarazioni di Moreno Colombo
Ma il deputato e vicepresidente del Centro potrà andare a Berna soltanto se Fabio Regazzi riuscirà ad accedere al Consiglio degli Stati nel ballottaggio del 19 novembre

CHIASSO - “Occorre una persona di qui”. Le riflessioni di Moreno Colombo, uno dei candidati al Nazionale sulla lista del PLR, sono sibilline, ma non lasciano dubbi: a Berna ci vuole un politico che rappresenti il Mendrisiotto. Potrebbe sembrare una semplice rivendicazione declamatoria, ma se caliamo nella realtà le dichiarazioni rilasciate alla Regione dall’ex sindaco di Chiasso, ne risulta un chiaro auspicio all’elezione di Giorgio Fonio al Nazionale, perché altre possibilità non ce ne sono proprio.

Ma il deputato e vicepresidente del Centro – Fonio appunto, primo subentrante nella lista del suo partito e protagonista di una brillantissima votazione alle Federali del 22 ottobre – potrà andare a Berna soltanto se l’attuale consigliere nazionale Fabio Regazzi, riuscirà ad accedere al Consiglio degli Stati nel ballottaggio del 19 novembre. Ergo, se Colombo coltiva la speranza di vedere Fonio al Nazionale, auspica evidentemente l’elezione di Regazzi agli Stati. 

E Alex Farinelli, che insieme al democentrista Marco Chiesa e allo stesso Regazzi si gioca la partita al ballottaggio? Ospite ieri sera di Matrioska, su TeleTicino, in un dibattito dedicato al tema degli asilanti, interpellato sul candidato del suo partito, Moreno Colombo ha detto: “Certamente lo sostengo”. Ma, stando alle sue dichiarazioni odierne, la sua priorità sembra essere quella di avere un rappresentante del Mendrisiotto al Nazionale.

“Io stesso – ha dichiarato alla Regione – me la sono presa un po’ con gli organi del mio partito perché ritengo che, elezioni federali a parte, il Mendrisiotto sia un po’ dimenticato. Facendo un discorso a tutto tondo: nel Governo cantonale vi sono quattro esponenti del Sopraceneri e uno del Sottoceneri, e non è un momò. Il fatto di essere rappresentati non vuol dire niente di particolare a livello puramente partitico, ma significa, piuttosto, che vi è una persona che vive la realtà locale quotidianamente – e non perché informata da terzi – e può portare pienamente le sue istanze”.

Del resto, ha concluso Colombo, “ho richiamato anche il mio partito: facciamo attenzione a lasciare il Mendrisiotto in disparte. Lo vediamo pure in altri gremi, come gli enti parastatali, l’Azienda dei rifiuti, BancaStato o l’Ente ospedaliero cantonale. Il Distretto è sottorappresentato”.

 

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