L'ex sindaco di Chiasso e candidato al Nazionale esprime "rammarico e amarezza". Passerà a un'altra parrocchia?
di Marco Bazzi
MORBIO INFERIORE – Tira aria di divorzio tra Moreno Colombo - già sindaco di Chiasso e candidato al Nazionale alle Federali di ottobre – e il suo partito. Se accadesse, sarebbe il secondo esponente del PLR nella regione, dopo il municipale di Mendrisio Massimo Cerutti, a lasciare il partito. Nel caso specifico non si tratta di un municipale eletto, ma di un municipale aspirante, perché Colombo non ha mai nascosto – anzi! - di puntare il prossimo aprile a una carica nell’Esecutivo del comune in cui vive. Ma a Morbio Inferiore gli hanno chiuso la porta, sia per il Municipio sia per il Consiglio comunale.
Così, Colombo ha preso carta e penna e ha manifestato ai vertici della sezione PLR il suo “vivo rammarico per la decisione della direttiva–comitato di escludere la mia candidatura (…) con la motivazione che “non esistono i presupposti”. Sarebbe auspicabile, considerata la mia militanza nel partito e la recente candidatura a Berna, condividere o quantomeno conoscere quali presupposti siano venuti a mancare”.
Nel frattempo, ha informato del caso anche il presidente cantonale del partito, Alessandro Speziali, e il consigliere di Stato Christian Vitta.
E ora? Da quanto si percepisce dalle sue parole, l’ex sindaco di Chiasso non chiude le porte, pur senza sbilanciarsi, a un eventuale passaggio a un'altra "parrocchia".
Nella mail ai vertici della sezione PLR, Colombo esprime amarezza e lamenta nei suoi confronti “una decisione unilaterale, senza l’opportunità del beneficio del dialogo, dello scambio”. Una decisione degna dei “governi totalitari o forse, peggio ancora, sullo stile degli untori di manzoniana memoria”.
E, dopo aver sottolineato di abitare a Morbio Inferiore da tempo, ricorda il suo lungo impegno politico: 8 anni in Consiglio comunale a Mendrisio, 16 anni in Gran Consiglio e 8 anni sindaco a Chiasso. “Questa decisione – conclude, chiedendo alla sezione del PLR una motivazione formale sul rifiuto della sua candidatura - mi demoralizza come persona e come politico al servizio del cittadino, di tutti i cittadini e mi porta ad un’amarezza perché veramente poco comprensibile”.
In seguito alla mail, Moreno Colombo è stato convocato l’11 dicembre davanti alla direttiva sezionale. Gli si è fatto notare che oggi esiste a Morbio un gruppo coeso di esponenti liberali radicali, che lavora da anni assieme e che la sua candidatura avrebbe rischiato di stravolgere il sistema. Ma secondo Colombo, prima del ballottaggio agli Stati, la sezione era favorevole a una sua candidatura, poi avrebbe cambiato idea.
Ricordiamo, per inquadrare il caso, che a pochi giorni dal voto di ballottaggio Colombo aveva auspicato l’entrata al Nazionale di un deputato del Mendrisiotto. Deputato che non poteva essere che Giorgio Fonio, ma la cui entrata alla Camera dipendeva però dall’elezione al Senato di Fabio Regazzi, avversario diretto di Alex Farinelli.
Ma torniamo al caso concreto. “Al termine del confronto dell’11 dicembre – spiega Colombo - grazie all’intervento di alcuni presenti, mi è stata fatta una timida proposta tipo “facci sapere se sei disposto ad andare in lista per il Consiglio comunale” e poi la direttiva-comitato si riunirà per decidere se favorevolmente o negativamente. Questa simile esclusione mi era già accaduta nel 2004 a Chiasso – mi era stato detto che da troppo poco tempo che abitavo a Chiasso – in quanto venivo a Mendrisio. Andate a vedere cosa è successo grazie alla mia esclusione a Chiasso nel 2004”. Per restare sempre aggiornati con le notizie principali di Liberatv.ch, iscriviti gratuitamente al canale Whatsapp (clicca qui)