POLITICA E POTERE
Locarno: lascia il marito, si candida la moglie... Yvonne Ballestra Cotti racconta la sua sfida per il Municipio
"Passaggio di testimone tra me e Giuseppe? No, il tempo delle dinastie per fortuna è finito... Ed ecco perché ho deciso di passare dal PLR al Centro"

LOCARNO - In aprile il vicesindaco di Locarno Giuseppe Cotti non si ricandiderà. Ma nella lista del Centro per il Municipio, resa nota in queste ore, figura, tra gli altri candidati, sua moglie, Yvonne Ballestra Cotti, che, per la cronaca, nel 2011 fu in corsa per il Gran Consiglio nelle fila del PLR.

Iniziamo da qui: perché ha deciso di fare questo passo?

Perché la politica mi appassiona e perché voglio portare il mio esempio di donna impegnata, sia nel lavoro sia nella cura dei figli. Una voce femminile moderata è necessaria per costruire una Città all’altezza dei nostri tempi. In più, c’è quello che vedo ogni giorno come docente. Servono risposte urgenti per i giovani, tenendo conto che la loro vita quotidiana è molto diversa da quella che ha conosciuto la mia generazione – è spesso fatta di crisi della famiglia, invadenza dei modelli di vita proposti dai social media, fragilità emotiva, paura per il futuro ambientale ed economico. Questa realtà complicata richiede consapevolezza e volontà di proporre soluzioni realistiche.

In caso di una sua elezione, sarebbe una sorta di passaggio di testimone tra suo marito e lei…

Posso accettare questa chiave di lettura come una battuta, ma credo che il tempo delle dinastie (per fortuna) sia finito anche in Ticino. Il matrimonio con Giuseppe ha completato entrambi, come persone, ma la nostra posizione su molti temi rimane ben distinta e talvolta perfino distante – anche se ora ci troviamo nello stesso partito.

Ma non si può dire che nella vostra famiglia manchi la passione per la politica. Considerato anche il fatto che nell'aprile scorso Giuseppe è stato candidato anche per il Gran Consiglio, dov'é subentrante.

Guardi, la mia biografia è quella di una ticinese normale: nella mia famiglia c’è sempre stato spazio per un po’ di politica e di impegno nella comunità. Finora sono stata attiva soprattutto nel volontariato, ma sento che è venuto il momento di cimentarmi con le mie idee in una vera campagna elettorale. Quello che porterò è la voce di una donna adulta e la consapevolezza delle difficoltà che tutte conosciamo. L’obiettivo finale è trovare soluzioni per fare coesistere le diverse parti che compongono la nostra identità – l’aspirazione legittima a mettere a frutto i nostri studi, il bisogno di una relazione affettiva stabile, il desiderio della maternità e quello di una carriera che sia compatibile con la cura di figli piccoli.

Come motiva la decisione di passare dal PLR al Centro?

Penso che la me stessa ventenne non ci crederebbe, se sapesse che ho deciso di candidarmi sulla lista del Centro per le elezioni comunali 2024 a Locarno. Ma il PPD di allora non era il Centro, e il Centro di oggi non è il PPD – e non solo: a essere cambiato è il mondo attorno a noi, che è profondamente diverso da quello nel quale sono cresciuta, e nel quale i quarantenni come me sono cresciuti. È quindi un cambiamento nato dalla mia maturazione personale, e da quello che vedo ogni giorno nella mia vita di madre e di docente. Sono convinta che la nostra società stia vivendo tempi veramente complicati, e il Centro è un partito che ha accolto pienamente la sfida di proporre soluzioni all’altezza di questi tempi. In questo partito vedo il coraggio di fare scelte chiare, in linea con i valori delle donne come me – prima di tutto, quella di mettere la famiglia al centro delle priorità della politica.

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