Cittadella della Giustizia: una necessità o una spesa eccessiva? Il confronto tra la municipale PLR di Lugano e la candidata al Municipio di Avanti con Ticino e Lavoro
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LUGANO - Negli scorsi giorni, Amalia Mirante e Karin Valenzano Rossi, hanno duellato a distanza con due opinioni pubblicati su Liberatv. Al centro della disputa l'acquisto dello stabile EFG a Lugano da parte del Cantone. Un acquisto, del valore di circa 80 milioni, voluto dal Consiglio di Stato e avallato la scorsa settimana dalla maggioranza del Gran Consiglio. L'ultima parola, però, spetterà al popolo: il Parlamento ha infatti deciso la chiamata alle urne, utilizzando lo strumento del referendum finanziario obbligatorio. Si voterà a giugno.
L'investimento sul quale saremo chiamati a decidere, propone che all'interno dello stabile EFG, una volta acquistato e ristrutturato, sorga il cuore della nuova Cittadella della Giustizia. Parliamo di un progetto da circa 250 milioni che prevede anche la ristrutturazione dell'attuale Palazzo di Giustizia. Per i favorevoli si tratta di una priorità per il terzo potere dello Stato, bisognoso di spazi moderni e dignitosi. I contrari la giudicano una spesa eccessiva, soprattutto in tempi di ristrettezze finanziarie.
Il dibattito su questo progetto è stato intenso e acceso negli ultimi mesi. E ancora di più lo sarà nei prossimi, in vista del voto referendario. Un dibattito che ha diviso i partiti tra loro ma anche al loro interno e che, verosimilmente, nelle urne innescherà divisione anche sul piano regionale. Il tema sarà certamente protagonista anche della campagna per le elezioni comunali di Lugano. E allora, dopo aver letto le loro opinioni, abbiamo pensato di mettere a confronto diretto proprio Mirante e Valenzano Rossi, entrambe candidate al Municipio. Buon ascolto. Per restare sempre aggiornati con le notizie principali di Liberatv.ch, iscriviti gratuitamente al canale Whatsapp (clicca qui) - E ricordati di attivare la campanella....