Il vicesindaco uscente del PLR: "Certamente riproporrò la mia candidatura in Municipio". Il neo municipale UDC: "I risultati elettorali devono produrre conseguenze"
LUGANO - Nessuno dei due affronta il tema con spirito polemico, ma entrambi fissano con chiarezza dei punti sull’argomento. Parliamo della carica di vicesindaco di Lugano, il primo nodo che il neo eletto Municipio sarà chiamato a sciogliere, con l’attribuzione dei dicasteri, nella prima riunione dopo l’insediamento. Marco Chiesa e Roberto Badaracco avanzano entrambi il desiderio di ricoprire la carica di vice di Michele Foletti. I voti personali sono un fattore importante ma non decisivo per ottenere il titolo. Di fatto la scelta è di esclusiva competenza dell’Esecutivo.
Chiesa, intervenuto questa mattina a Liscio&Macchiato, il podcast mattutino condotto da Marco Bazzi e Andrea Leoni, ha portato questi argomenti rispetto alla sua “candidatura” come nuovo vicesindaco della Città: “Penso che le elezioni vengono fatte affinché producano delle conseguenze. L’area Lega/UDC è cresciuta complessivamente sia a livello di Municipio che a livello di Consiglio Comunale, dove abbiamo ottenuto un seggio in più. Quindi ci sarebbero i numeri per avere sia il sindaco che il vicesindaco. Poi però siamo in 7 e non c’è una maggioranza Lega/UDC nell’Esecutivo. Quindi conterà il parere degli altri. Io ho vissuto la stagione di Giorgio Giudici ed Erasmo Pelli, sindaco e vicesindaco PLR, e di Borradori-Foletti, entrambi leghisti. Ci sono dei fatti usciti dalle urne: Michele Foletti è arrivato primo, poi c’è qualcuno che è arrivato secondo….è quindi un tema da mettere sul tavolo, senza arroganza. Ma le elezioni devono avere delle conseguenze”.
Roberto Badaracco, vicesindaco uscente, non ci pensa proprio a fare un passo indietro a vantaggio del neo eletto UDC: “Certamente riproporrò la mia candidatura a vicesindaco all’interno del Municipio”, dichiara ai microfoni di Liberatv. “È chiaro che Marco Chiesa è una persona molto conosciuta e che ha fatto un’ottima votazione, ma per quella carica il discorso da fare è molto più ampio. Quando sono diventato vicesindaco dopo la scomparsa di Marco Borradori, il Municipio ha ritenuto che le due cariche apicali dell’Esecutivo non dovessero essere entrambe assunte da esponenti di Lega e UDC, ma che il ruolo di vice spettasse al secondo partito. Credo che oggi lo scenario sia un po’ lo stesso. Il PLR è il primo partito in Consiglio Comunale, il secondo in Municipio e io sono il candidato più votato. Credo che sia per un discorso di bilanciamento dei poteri che per un equilibrio a favore della collegialità, vada riproposto lo schema che vede un sindaco leghista e un vice PLR. Aggiungo inoltre che come vicesindaco ho collaborato molto bene con Michele Foletti in questi anni. Sindaco e vice devono essere quotidianamente molto presenti sul territorio e sappiamo che Marco Chiesa ha anche il ruolo di Consigliere agli Stati che lo porta ad essere spesso a Berna”.
Quindi come la vivreste come PLR nel caso Chiesa riuscisse a spuntarla nel ruolo di vicesindaco? “Sarebbe una forzatura rispetto all’impostazione che ci eravamo dati nella scorsa legislatura e che ha funzionato molto bene”.
E quanto all’obiezione sollevata dal neo municipale UDC, rispetto ai tempi in cui i liberali Giudici e Pelli ricoprivano entrambe le cariche, Badaracco risponde così: “È un’impostazione del passato che, come detto, abbiamo già superato, perché ci siamo resi conto che quello non era il criterio ideale. Ai tempi di Giudici e Pelli, inoltre, Giuliano Bignasca non voleva ricoprire la carica di vicesindaco e la lasciava spontaneamente ad Erasmo. Quindi non si poneva neppure la discussione”.