“Come Costituzione Radicale non siamo riusciti a convincere i sempre più scettici e disillusi che oggi esita ancora la possibilità concreta di una buona Politica, interessata esclusivamente al Bene Pubblico ed alla Cittadinanza tutta”
di Guido Tognola *
Mi è stata chiesta un'analisi sul risultato, o meglio, sul mancato risultato di Costituzione Radicale in occasione delle ultime elezioni Comunali. Fermo restando che quanto seguirà saranno solo ed unicamente semplici considerazioni personali, in quanto il dibattito interno avverrà in occasione della prossima Assemblea prevista a giorni, durante la quale si avrà modo di valutare tutte le singole sensibilità costituenti il nostro Movimento.
Personalmente ritengo che una risposta, non dettata da semplici reazioni emozionali, vada suddivisa su più livelli. Iniziando dal punto più semplice ed evidente, cioè quello “operativo”, la ristrettezza di mezzi finanziari (la nostra campagna è costata 3'544.75 franchi, cauzione deposito lista inclusa) non ha sicuramente aiutato, anzi. L’impossibilità di una serie di azioni “promozionali” classiche (invii a tutti i fuochi, cartellonistica, eventi, ecc.), ci ha sicuramente penalizzati a livello di visibilità “fisica e diffusa” sul territorio.
Inoltre, la scelta politica di non presentare una lista per il municipio ci ha privato della possibilità di accedere, oltre che alla carta stampata, a trasmissioni televisive e radiofoniche, oggi sempre più fondamentali per potere farsi conoscere e profilarsi. Ciononostante, abbiamo cercato di colmare tali deficit con una forte presenza, circa una trentina di contributi scritti, sui portali informativi “gratuiti”, cioè non riservati ai soli abbonati e non vincolati da “esclusive” penalizzanti, e una forte attività sui social.
Tutto ciò sembrerebbe, purtroppo, non avere prodotto i risultati sperati. Sicuramente la mia doppia funzione, segretario e candidato, non ha favorito la piena libertà d’azione nel potere replicare ad attacchi diretti nei nostri confronti pubblicati su blasonati quotidiani locali, oltre che in televisione, ai quali abbiamo potuto rispondere solo dai portali web con un impatto e una visibilità decisamente inferiori. Inoltre, tale impossibilità, è stata sfruttata scientemente da altri per creare una certa fuorviante e voluta confusione della nostra azione nonché realtà politica.
Come detto dal primo giorno, Costituzione Radicale nasce non per personalismi, quelli, semmai, sono fortemente radicati altrove, e non per una capricciosa contrapposizione al PLR, nel quale, personalmente non mi riconosco proprio più per ragioni politico-esistenziali oltre che ideologiche, bensì per creare uno spazio comune, aperto al Mondo, laico, umanista e progressista, impregnato di quella volontà civica di un ritorno ad una vera Cultura della Politica, in difesa di quei valori democratici oggi sempre più dismessi, misconosciuti ed in pericolo. Spazio nel quale, si sperava, potesse identificarsi anche parte di quell’elettorato sempre più lontano e deluso dalla realtà odierna.
Ed ecco, sempre e solo a mio avviso, dove abbiamo peccato: non siamo riusciti a convincere i sempre più scettici e disillusi che oggi esita ancora la possibilità concreta di una buona Politica, interessata esclusivamente al Bene Pubblico ed alla Cittadinanza tutta e che ogni Individuo può essere e deve essere artefice del Domani di Tutti.
* segretario politico Costituzione Radicale